lunedì 31 ottobre 2011

Panini Comics chiude l'Uomo Ragno?



Un tempo era L'Uomo Ragno ed era pubblicato da Star Comics. All'arrivo della Marvel Italia e poi in seguito, con Panini Comics, ha continuato il suo cammino editoriale, passando attraverso cicli narrativi qualitativamente oscillanti, toccando anche vette artistiche di un certo livello.
Con l'uscita del film di Spiderman, che nelle sale italiane ha sbancato i botteghini, le vendite della testata non decollano nonostante l'editore italiano non abbia fatto nulla di nulla perchè ciò accadesse. Niente promozione, niente marketing, niente semplicissima associazione film/fumetto, esattamente come qualunque altro editore non fa in occasioni simili. A tutt'oggi non si spiega il fenomeno delle vendite che non sono aumentate. Davvero non riesco a capire, guarda.
Ad ogni modo le piccole volpi di casa Panini decidono con una tempistica impressionante di cambiare il titolo della serie da L'Uomo Ragno a Spider-Man. Pizza valiò!
Era dai tempi in cui la Nutella si chiamava SuperCrema Giandujot che il cambio di nome non segnava la svolta nelle vendite, ma Lupoi non è Ferrero e quindi è ancora quel tempo.
A parte la qualità della scelta, il carpe diem è più o meno riassumibile così:



Hanno mancato completamente i tempi. Avevano un colpo in canna, in una pistola a salve e l'hanno data in mano a un uomo miope.
"L'Uomo Ragno" diventa "Spider-Man" non a cavallo del primo film, figata assoluta, nel 2004, quando ancora tutti erano innamorrapati da Mary Jane Watson


ma quando il film è bello che passato, così passato che hanno girato e trasmesso nel frattempo anche il seguito, Spiderman 2, anche questo tra i migliori due film della Marvel (il primo è SpiderMan 1).
Il tempo non era ancora maturo per cambiare il titolo, ancora c'era qualcuno che non sapeva che il film era tratto dal fumetto e nell'aria si respirava ancora arrapamento



Per cambiare nome alla testata, i grandi guru della Paninhouse Of MMLupoi, hanno aspettato quel coso terribile chiamato SpiderMan 3.

Spider-Man 3.
E il cattivo è Venom anzi no è L'Uomo Sabbia anzi no è Goblin, anzi no è Peter Parker stesso.
Secondo me il cattivo è il regista e spero che lo prendano un giorno.
Roba che Stan Lee prima avrebbe dovuto morire per aver dato il benestare al cagotto dell'anno e poi si sarebbe dovuto girare nella tomba. In seguito ai calci dei fans.

A quei tempi il quindicinale del ragnetto pubblicava storie veramente interessanti, quel Back in Black che prometteva un finale spiazzante. E per spiazzare certamente ha spiazzato il pubblico, e anche il passato del protagonista, cancellandolo, diventando quell'immensa accozzaglia di nulla eterno di One More Day. Che quando in una storia ci metti insieme Mefisto e una splash page ogni 3x2 è perchè davvero stai raschiando il fondo. Roba che nemmeno John Byrne è stato capace di fare.
Una. Vera. Merda.
Dato che questa saga è una totale vaccata, esattamente come il film Spider-Man 3, alla Panini Comics decidono che è giunto il momento e cambiano il nome della testata da L'Uomo Ragno a Spider-Man, come a dire "ehi se il film vi ha fatto cagare, usate pure questa carta per pulirvi il culo!".
Rotoloni Regina.
Il nome scelto insomma rievocava a ben ragione d'essere il contenuto dell'albo, creando un'associazione d'idee mai più onesta e infruttuosa.

Ma per farlo aspettano ancora qualche tempo, un annetto dall'uscita del film, giusto per perdere completamente di vista anche quei pazzi senza gusto a cui Spiderman 3 è piaciuto. Gente che si arrapa per questo probabilmente:


E' ovvio che le vendite del quindicinale non salgono nemmeno per niente, a salire in compenso sono le bestemmie a grappoli dei ragnofan che ragnofanculizzano la Panini e suggeriscono notevoli metodi d'uso dell'uomo sabbione.
All'epoca della trasformazione da L'Uomo Ragno a Spider-Man correva il numero 486, oggi a due passi dal numero 600 apprendiamo che Spider-Man, all'anagrafe Uomo Ragno, nato a Perugia nel Maggio del 1987, chiuderà nell'imminente inverno. Alla sua morte gli succederà una nuova serie mensile che ripartirà dal numero 1. Pare che questo restart durerà almeno fino al numero 2 della stessa collana, ma non è detto.
DIFFONDI STORIE DI NESSUNO! CONDIVIDILO!
Condividi su Google Plus Vota su OKNotizie

5 commenti:

Sentry ha detto...

Lo hanno fatto adesso non di loro volontà, credo. Sono direttive dei nuovi padroni "Disney"

skalda ha detto...

Ti svelo un segreto: da anni volevano eliminare la quindicinalità, e ora lo hanno fatto.
Ci saranno due testate diverse, che casualmente usciranno a quindici giorni di distanza. Magari una delle due costerà leggermente di più. Magari una delle due potrebbe persino chiudere prima o poi. ;)

harlock ha detto...

Sulla vicenda del titolo della testata ne parlammo all'epoca anche sul forum della fumetteria. Se non ricordo male i film non c'entravano nulla col cambio di nome, era una scelta dettata dalla grafico-pigrizia innata dei grafici paninari. Visto che la panini pubblica le storie dell'arrampicamuri anche in Germania e UK, era troppa fatica dover cambiare il titolo solo per gli italiani. In fondo l'italiano è una lingua "minore" (secondo loro). O vogliamo chiamarla globalizzazione? Oltre al fatto che tutto il merchandising licenziato in Italia viene commercializzato come "Spider-man" e non più come "uomo ragno" nome che, ti ricordo, fu deciso da Luciano Secchi nel 1971 quando iniziò a pubblicare in Italia le prime avventure di Spidey & co.
Riguardo al fatto di "ripartire da uno" non è né la prima né l'ultima volta che la Marvel Italia/Panini applica questa tattica. A volte mettendo anche la doppia numerazione. Ora non so se chiuderà proprio la testata per aprirne un'altra uguale e con lo stesso titolo o appunto farà il trucchetto della doppia numerazione come ha fatto finora tantissime volte. E comunque è giustificata dal fatto che anche negli States la testata è ripartita da 1 (come pure l'incredibile Hulk, Daredevil, Uncanny X-Men, e tanti altri).
Per quanto riguarda le storie, io non seguo spidey dal ciclo di Millar, Dodson e Cho su "Marvel Knights Spider-Man" del 2005 (raccolto anche negli ultimi due numeri della collana "Spider-man" in allegato al Corriere e La Gazzetta dello Sport).
Non mi risultano "pietre miliari" da allora.

Anonimo ha detto...

Nel 1998, per un periodo fortunatamente breve, ho lavorato presso l'allora Marvel Italia.

Un giorno, mentre ero nell'ufficio di Lupoi, l'esimio M.M. ricevette una telefonata dall'ex portiere dell'Inter Walter Zenga, che gli chiese il permesso di indossare il costume dell'Uomo Ragno durante la sua partita d'addio.

Si consideri che:

1) all'epoca Zenga era uno degli sportivi più conosciuti d'Italia, noto anche ai profani del calcio per le sue comparsate televisive e per le sue frequentazioni gossipare;

2) la partita sarebbe stata trasmessa in prima serata su Italia 1, con la partecipazione di svariate celebrità, anche non calcistiche, quali Aldo Giovanni e Giacomo.

Non c'era bisogno di un genio per capire che superstar del calcio in diretta tivù + costume dell'Uomo Ragno = enorme ritorno per la Marvel Italia, in termini d'immagine e forse anche di vendite. E quindi, cosa fece il buon Lupoi?

Niente. Io ero lì, l'ho sentito con le mie orecchie: si limitò a bofonchiare che i diritti appartenevano alla casa madre americana, poi riagganciò e lasciò cadere la cosa.

Più tardi mi confessò che non sapeva chi fosse Walter Zenga.

Con dei cervelli così fini al vertice, è già tanto se in Italia la Marvel esiste ancora.

Dottor D. (www.dottord.it)

Raven ha detto...

Sottoscrivo più o meno tutto, con un paio di piccolissimi appunti

a) il regista di "Spider-Man 3" è Sam Raimi, lo stesso dei primi due
b) Spider-Man. Con il trattino, due parole separate ;-)