martedì 29 gennaio 2013

Il giorno della memoria, vorrei ricordarlo così



Il giorno della memoria vorrei ricordarlo così, con un paio di video e un approfondimento di uno storico.

Video 1.
Berlusconi su Mussolini. 28 gennaio 2013




Video 2.
Mussolini sulle leggi razziali. 18 settembre 1938







Approfondimento di Giovanni Sabbatucci, Storico italiano:


Andiamo con ordine. Berlusconi oggi ha detto che “Mussolini preferì allearsi con Hitler “per timore che la potenza tedesca vincesse”. Si può dire una cosa del genere?

“No, è un’assoluta stupidaggine: se davvero l’Italia avesse temuto una vittoria della Germania avrebbe evitato di andare a dar manforte a Hitler. Poteva tranquillamente non intervenire o addirittura schierarsi contro la Germania. Certo, Mussolini temeva che una Germania vincente avesse poi una preponderanza schiacciante, e quindi ha cercato di fare, nella prima fase del conflitto, la sua guerra parallela (che però non era in grado di fare). Il piano di Mussolini non era certo quello di contrastare la Germania: lui voleva ritagliare un ruolo da protagonista per l’Italia dentro l’alleanza con la Germania, che era già stata stipulata prima dello scoppio della guerra, nel maggio del ’39 (il patto d’acciaio). Così come è stata detta, quella di Berlusconi è un’affermazione insostenibile.


Insomma, non si può certo dire che Mussolini fu trascinato in guerra…


Mussolini scelse la guerra senza esservi obbligato. E’ una strana teoria quella di dire ‘per contrastare la mafia divento mafioso’. Non è sostenibile e comunque non è una giustificazione. L’obiettivo di Mussolini era di stare insieme alla Germania in un progetto aggressivo e di dominio sull’Europa.


Riguardo alle leggi razziali, l’ex premier ce le presenta come “un’imposizione della Germania”, come fossero state un corollario dell’alleanza con Hitler. Come sono andate invece le cose?

Qui l’errore è doppio. Primo, le leggi razziali furono dell’autunno 1938, l’alleanza è della primavera del ’39. Vengono prima le leggi razziali e poi l’alleanza. C’è un’inversione temporale e quindi anche del nesso causale. Secondo, il primo storico delle leggi razziali italiane (argomento per tanto tempo trascurato), è stato Renzo De Felice, il quale ha detto molto chiaramente e in più occasioni che non ci fu nessuna – e dico nessuna - pressione dei tedeschi per imporre le leggi razziali. Non ci fu nessuna richiesta, nessun ultimatum, niente.


L'articolo completo, davvero interessante, lo trovate qui.

Tuttavia Berlusconi non è nuovo a questo genere di uscite. Già in passato di Mussolini disse che non aveva mai ucciso nessuno, che al limite, mandava la gente a fare una vacanza.

lunedì 28 gennaio 2013

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Fanculo io lo riapro.
Non so cosa cambierò, se e in che modo, ma ci sono delle cose che devo ancora dire.

venerdì 18 gennaio 2013

Storie di Nessuno chiude.


Il blog chiude. Storie di Nessuno chiude.
Basta informazione, basta denunciare fatti, basta ritorsioni.
Magari un giorno cambierò idea e tornerò sui miei passi, magari no. Ho perso la voglia, il desiderio, la grinta. Ho perso il denaro, ma fondamentalmente ho smesso di crederci.
Non sono qualificato a fare l'insegnante di sostegno, non è cosa mia, non faccio l'editore.
Abbiamo tutti due gambe, qualcuno ne ha tre, ma è sempre il companatico che manca. E' la sottrazione che ci frega.
Il problema che mi tocca è proprio la qualità del linguaggio che troppo mi discosta da chi vorrei mi capisse e troppo mi avvicina a chi vorrei defenestrare. E' l'incompatibilità del coesistere, l'interpretazione di troppi su poche parole, quel senso di inadeguatezza che mi insegue e non mi molla, mano appiccicaticcia nelle patatine anni '90.
Ho nel cassetto articoli su 001 Edizioni, su quell'Arthur King che non esiste in catalogo perchè una beffa; ho articoli sul significato reale/legale di variant cover e limited edition; articoli su volumi che è bello avere; articoli su classifiche personali di vita. Anche qualche racconto volendo, sporadiche interviste.
Ma no, non serve perchè è tutto, tutto controproducente. Chi è contro grida sempre ed è nella sua natura, ma chi è a favore è muto, stupida scimmia. Niente cameratismi e poi rimani lì, solo come un priso.
Fuori piove e il silenzio incombe come una notte che si cala le braghe.
Buonanotte.