martedì 29 novembre 2011

Planeta smette con Alastor


"Gentile Cliente,
Con la presente comunichiamo che l’Editorial Planeta, con decisione unilaterale, ha imposto ad
Alastor la sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale nel periodo restante della
sua gestione, dicembre 2011.
Non appena avremo ulteriori informazioni sarà nostra cura darvene comunicazione.
"

Questo il comunicato diramato da Alastor ai librai.
Senza preavviso, da quanto si evince, Alastor non potrà distribuire più il catalogo Planeta DeAgostini.
Niente, zero, nada.
Arretrati, novità, nulla.
Tutto bloccato, tutto fermo.

Per giunta sotto Natale.
E non si sa se è un per sempre o un cambio di distributore.
Roba che questa storia cessa di avere importanza.
Vi aggiornerò quanto prima.

Intanto credo possa partire la caccia al volume: i librai hanno in negozio un magazzino non infinito, se volete accaparrarvi quel volume X per voi o per regalarlo sotto le feste ai vostri cari, fatelo prima possibile, perchè a quanto pare, non ci saranno riordini.

Nerf Armi Definitive (giocattolo)

Vi avevo già parlato QUI delle Nerf.
E' una droga c'è poco da fare.
Troppo divertenti per non essere giocate, troppo belle e colorate per non essere regalate in segno di pace e amore questo Natale.

Io che di natura sono abbastanza nerd le ho prese per il negozio e le consiglio veramente e vivamente a chi ha fratellini e sorelline o cuginetti e nipotini. Tutti di tenera età, perchè è più facile colpirli quando fingerete di stare giocando con loro per loro.

Quest'anno ho scelto e puntato molto su un paio di proposte dello scorso natale e, ovviamente, con qualche importantissima e fighissima novità.
E le ho testate per voi.

Iniziamo con la
NERF DART TAG STRIKE FIRE 2PK




Questa confezione paga molto lo scotto del contenuto, che spesso prende il sopravvento sulla qualità dell'arma proposta. La Dart Tag Strike Fire 2PK propone in un'unica soluzione due pistole abbastanza piccole, due corpetti e due paia di occhiali. I corpetti peraltro sono molto piccoli quindi se siete più alti del metro e 20, scordateveli perchè non li indosserete mai. Simile il discorso degli occhialetti. Sono questi articoli facenti parte di una sorta di starter pack per bambini, la soluzione ideale per chi ha due pargoli e vuole farli giocare con un acquisto unico. Questa soluzione, dicevo, penalizza molto la pistola in sè, che viene purtroppo sottovalutata. La Dart Tag Strike Fire 2PK con il suo caricatore a cilindro fisso esprimono una forza di fuoco certamente superiore a quella di un fucile come può essere l'NStrike Raider Rapid Fire CS-35.



Ogni pistola conta 5 colpi ma si caricano in canna uno alla volta e gli altri possono essere riposti nel finto tamburo della pistola.
Se nel gioco a due, uno contro uno, il divertimenti è assicurato, nel gioco più serio, nella simulazione di battaglia assolutamente non è il caso di presentarsi solo con questa pistola. Ciononostante è di ottimo utilizzo se abbinata ad altre armi più potenti, come quelle che andremo a vedere più avanti, anche perchè òa Dart Tag Strike Fire 2PK è innestabile su armi come la Raider Rapid Fire, la Recon C6 e la Barricade RV10.
In cima alla Strike Fire infatti c'è una sorta di gancio che permette alla stessa di essere agganciata a testa in giù sul corpo delle altre pistole e fucili. Ciò significa che se la vostra arma importante si scarica e/o si inceppa, voi potrete contare sul colpo in canna della pistola innestata. Una figata.



NERF NSTRIKE RAIDER RAPID FIRE CS-35




Quest'arma non è la semplice pistola e non è maneggevole come la Dart Tag ma rappresenta una vera potenza. Già aprendo la confezione si può percepire l'importanza dell'acquisto fatto. L'L'NStrike Rapid Fire CS-35 comprende nella confezione il calcio, montabile e regolabile, che permette e agevola l'impugnatura e quindi l'uso dell'arma. Completo di caricatore a tamburo, a ricordare i gangster anni '40 dell'America di un tempo, questo gioiello della Hasbro ha due modalità di fuoco: normale e rapido.

Scrollando verso se stesso il carrello, il fucile permetterà al colpo di entrare in canna e semplicemente premendo il grilletto esso sparerà in modalità normale, un colpo alla volta. Il bello arriva quando si tiene premuto e si porta il carrello avanti e indietro, che permette automaticamente di entrare in modalità fuoco rapido, sparando un colpo ogni scrolling del carrello.
Il caricatore del NStrike Rapid Fire CS-35 è la vera punta di diamante dell'arma: capace di custodire ben 35 colpi è integrabile con un'altra arma che andiamo a presentare, la NERF NSTRIKE RECON CS-6.



NERF NSTRIKE RECON CS-6
Secondo me questa è la migliore Nerf attualmente in circolazione. Non vorrei esagerare ma abbiamo a che fare con qualcosa di formidabile: mirino a scomparsa per lunga e corta distanza, puntatore laser, caricatore a 6 colpi, calcio e un design da paura. La NStrike Recon CS-6 ha l'altissima qualità di avere parti montabili a innesto. Ciò significa che puoi girare con la versione light e con quella più complessa, completa. Le modalità di utilizzo sono quindi, per capirci, a fucile e a canna mozza.
Inoltre ci si può innestare il caricatore a tamburo da 36 colpi della NStrike Rapid Fire CS-35, trasformando di fatto questa in un'arma d'altri tempi. Inoltre, privandosi dell'utilizzo del mirino a scomparsa, quindi togliendolo provvisoriamente, si può innestare il mirino laser sulla parte superiore della canna, customizzando ancora di più l'attrezzo. Insomma, una sborra totale.


La gittata della NStrike Recon CS-6 inoltre è davvero potente. I colpi arrivano a superare senza problemi i 15 metri. Unico difetto dell'arma è dato dai pochi colpi disponibili, 6 infatti sono davvero pochini se la si usa come arma per colpi ravvicinati, ma sono abbastanza se si vuole svolgere un accurato lavoro da cecchino. Ad ogni modo il problema è presto risolvibile innestando il caricatore a tamburo di cui sopra. Quello in dotazione può essere conservato come riserva innestandolo nel calcio del blaster.
Nota importante: le pile per il mirino laser, due ministilo AAA da 1.5 V non sono incluse nella confezione.


NERF NSTRIKE BARRICADE RV10

E' la mia preferita. E anche quella che detesto maggiormente. La NStrike Barricade RV10 è un'arma da assalto frontale. Partiamo specificando che è una pistola e non un fucile, e in quanto pistola è nettamente superiore alla Maverik. Ha una gittata abbastanza potente e il dardo colpisce sicuro. Ha un solo caricatore, non innestabile e/o sostituibile, e questa è una pecca, ma ha il grandissimo vantaggio di essere alimentato non a livello meccanico come le altre Nerf, ma a batteria. Grazie all'inserimento di 3 pile AAA stilo da 1.5 V la NStrike Barricade RV10 è l'unica tra le armi presentate che permette colpi a ripetizione con l'ausilio di una sola mano, il che, ci avrete senz'altro già pensato, permette l'assalto frontale a due mani, così che quella libera possa impugnare (e utilizzare) una seconda Barricade RV10.


Laddove è evidente che l'altissima qualità della NStrike Barricade RV10 risiede nell'automaticità dell'inserimento del corpo in canna, grazie alle batterie (non comprese nella confezione) che alimentano il caricatore a tamburo, è altrettanto evidente che sempre qui risiede il più grande difetto dell'arma: l'attivazione (di cui non si può fare a meno) della batteria è rumorosa, molto. Quindi scordatevi l'uso di quest'arma in un attacco silenzioso. E' impossibile cogliere alle spalle il nemico se l'arena di lotta è in modalità silenziosa. Ma una volta di fronte, è fregato.
Anche quest'arma è customizzabile con il puntatore laser e il mirino a scomparsa in dotazione con la NStrike Recon CS-6 e con il calcio della stessa e della NStrike Rapid Fire CS-35. Inoltre sullo stesso carrello tattico di si può innestare un'arma secondaria come la Dart Tag Strike Fire 2PK.

lunedì 28 novembre 2011

The Complete Geisha e il tempo distributivo



Non ho parole.
Ho ordinato per un cliente/amico questo fumetto di Andi Watson, The Complete Geisha.
Ancora non l'ho letto ma lo farò, promesso. Mi piace molto questo autore e sono davvero curioso di leggere l'opera e senz'altro sarà una delle mie prossime letture.
E sono quasi sicuro che sarà una bella lettura.

Ma vorrei soffermarmi sull'anomalo aspetto editoriale distributivo di questo volume edito da Alessandro Bottero con la sua Bottero Edizioni.
Questo fumetto fu presentato su Mega n° 144 e fu da me ordinato il 15 luglio 2009.
Quindici.
Luglio.
Duemilanove.
E mi è arrivato oggi, il 28 novembre 2011.
Due anni e mezzo dopo.

Che senso ha annunciare un volume su una rivista che dovrebbe pubblicizzare ciò che sarà pubblicato da lì a due mesi, se poi il volume esce dopo due anni e mezzo? Due anni e mezzo dopo.
Cazzo, se avessi un panda avrebbe sgravato.

Comunque il volume è stato ordinato ed è uscito, finalmente. Ce l'abbiamo fatta. Bravi. Chissà cosa potremo leggere nel 2016.
Solo che, nel frattempo:
- questo mio cliente non è più mio cliente, se è per questo non è neppure più mio amico, ma che vuoi farci, così è la vita. Non lo vedo da tempo e non passa in negozio da quasi un paio d'anni. Ciò mi fa insospettire che non comprerà il volume.
- il volume non mi serve più a nulla, perchè non è più nelle mie corde di libraio.
- ancora una volta, laddove fosse possibile, mi sento di sottolineare che trattare certi editori sia un danno economico e di energie, o nella migliore delle ipotesi, è uno spreco di risorse. Fortuna ha voluto che dopo questo io non abbia mai più ordinato un volume Bottero Edizioni.

Ora, è ovvio che non è responsabilità di nessuno se questo cliente/amico che mi ha ordinato il volume è andato oltre, ci mancherebbe, la vità procede giorno dopo giorno figuriamoci anno dopo anno. Ma mi fa riflettere l'imbarazzante realtà che dal momento in cui un fumetto (questo nel particolare) viene annunciato al momento in cui viene pubblicato, nonostante il libraio lavori eccellentemente, la vita va avanti e di brutto. E del libro non c'è nemmeno l'ombra.
Ma la vita si evolve, c'è chi ha avuto figli, chi si è sposato, chi ha cambiato lavoro, sesso, chi è stato licenziato dalle fabbriche e poi riassunto dopo un anno e mezzo. C'è chi amava il caffè e ora invece non lo beve più, c'è chi ha divorziato, chi è morto.
C'è lo spreed che è impazzito, il governo che è caduto, l'unione europea che declassa l'Italia.
Personalmente ho avuto i miei cambiamenti anch'io, perchè in due anni e mezzo cambiano un sacco di cose. Ho cambiato sede con l'attività, ho cambiato indirizzo di vendita, ho cambiato ragazza e amicizie, ho cambiato anche le mutande, guarda.

Ma è veramente ridicolo per questo settore, puntare ad essere il top come libraio quando si deve lavorare in questo modo di merda.
Ovviamente quanto detto non incide assolutamente sul valore dell'opera.

sabato 26 novembre 2011

[Tipo-Rece] Torpedo



Torpedo – volumi 1/5
di Enrique Sánchez Abulí, Alex Toth e Jordi Bernet
Edizioni BD – Alta Fedeltà
160 Pagine, b/n, cartonato, 15 euro



Alex Toth, newyorkese già autore di Atom e Green Lantern per la DC Comics, di Zorro per la Western Publishing, per la quale realizza alcune trasposizioni a fumetti di film e telefilm, e di Vampirella per la Warren Publishing, negli anni ‘80 all’età di 52 anni realizza graficamente le prime due storie di Torpedo, per poi abbandonarlo nelle fide mani di Jordi Bernet che non essendo il creatore grafico della serie si afferma come autore (quasi) assoluto e quindi padre dell'opera.


Jordi Bernet, spagnolo, è figlio d’arte. Suo padre inculca in Jordi lo spirito del fumettista ed egli, agli inizi della carriera, dopo la morte prematura del padre, ne porta avanti il lavoro di una serie umoristica ideata dallo stesso. Autore di successo, conosciuto in tutto il mondo e autore di serie come Cicca e Chiara di Notte, in Italia edite da Eura Editoriale, ha collaborato con maestri del fumetto mondiale tra i quali vale senz’altro la pena di ricordare Carlos Trillo e Antonio Segua. E’ comunque con Torpedo ai cui testi lavora Enrique Sanchez Abuli, che Jordi Bernet e il suo nome diventano nel mondo accomunati al titolo di “Maestro”.

Enrique Sanchez Abuli, francese con origini spagnole, come Jordi Bernet, deve la sua introduzione al mondo del fumetto al padre. Questi, romanziere, poeta e drammaturgo, non manca di introdurre il giovane figlio al mondo del fumetto quando aveva ancora solo 18 anni. Dapprima traduttore e successivamente sceneggiatore e soggettista di Zodiaco, Alex Magnum, Capitan Laguibole e Sombres Destins, realizza nel 1980, all’età di 35 anni, Torpedo, affidandolo dapprima ad Alex Toth e, dopo la sua cessione, a Jordi Bernet.

Luca Torelli è… Torpedo
Riconosciuto comunque come opera di Bernet e Abuli, e storicamente accantonato Alex Toth, Torpedo è un concentrato di maestria su tutti i livelli. Eccellente dal punto di vista grafico in entrambe le sue vesti autoriali, e frizzante nella sceneggiatura, il volume si presenta in una confezione realizzata da Edizioni BD che non lascia spazio a fraintendimenti sul contenuto: Torpedo è un fumetto pulp.
Ed è pulp dall’angolino in alto a sinistra della copertina fino all’ultima goccia di china versata per realizzare l’ultima pagina.

La struttura delle storie è quasi sempre la stessa, 8 tavole o multipli di 8, con la vicenda che per la dimensione dello spazio disponibile si trova piacevolmente costretta a partire sempre dal cuore della storia per poi evolversi e concludersi. Luca Torelli, il protagonista della serie, apre ogni singola storia nelle vesti di voce narrante, con un fare ottimo, capace di introdurre senza sforzi il lettore nella dimensione che il fumetto offre.

L’opera di sceneggiatura realizzata dal francese Abuli è schioppettate e frizzante. Studiato come pulp e dal cadenza hard-boiled, la struttura è ben ritmata e nelle canoniche otto tavole non c’è nemmeno il tempo per far calare il climax. I testi sono ricchi di giochi di parole degni di un Andrea Pinketts in ottima forma e la traduzione italiana, ad opera di Daniel Carrara e Marco Farinelli, riesce a conservarne il senso originale. Questi giochi di parole, che trovano spazio sotto le didascalia della voce narrante di Luca Torelli, sono segno della sua ignoranza, figlio illegittimo di un’America degli anni ’30, in piena depressione e cullata dalla voga “gangristica” del tempo.

Arrivato nella terra dei sogni da ragazzo, partito da un’Italia che non produceva che povertà, Luca Torelli, non ancora diventato “Torpedo”, si trova immediatamente esposto ad un mondo che ancora non conosce, ma che presto imparerà a cavalcare.

Un mondo di povertà, dove o sei la legge o sei contro la legge e dove ad un povero ragazzotto squattrinato ed ignorante, viene più semplice trovare la propria via sulla strada nella delinquenza e nella criminalità.

Presto vittima del suo primo omicidio, la sua vita è un crescendo di situazioni offensive, assassini e stupri. Torelli in America ci mette poco a trovare se stesso e la propria via, diventa Torpedo, o almeno così lo chiamano gli altri, è temuto da molti e assoldato da alcuni per fare fuori quei pochi che hanno fatto questo o quello sgarbo ai suoi datori di lavoro.

Torpedo è un assassino, un sicario. Il suo lavoro è il killer a pagamento.

Accanto a lui c’è Rascal, la spalla del protagonista, un simpatico burbero panzone, che senza troppi segreti teme il suo capo quasi quanto le sue vittime.

Un nota importante è che, anche se in origine quest’opera è stata serializzata su rivista, nel suo quadro complessivo presenta un plot di base ben strutturato, che pezzo dopo pezzo viene narrato, ripescando di tanto in tanto dalla realtà dalle storie passate. La serie Torpedo ha una continuità, seppur lievissima.

Il tratto di Jordi Bernet lascia il segno in quest’opera, facendo immediatamente suo il personaggio precedentemente curato e realizzato graficamente da Toth, trovandosi a suo agio con il mondo di ciò che è politicamente scorretto. Il suo tratto sicuro e il suo tratteggio tipico della scuola spagnola hanno dato delle tinte forti a questa opera, trasformando un visivamente insicuro Torpedo in uno smilzo figlio di buona donna, con gli occhi sempre semi chiusi o oscurati dalle ombre, nero, duro.

La fattura editoriale dell'opera è ottima: 5 volumi di 160 pagine, in bianco e nero, in una veste cartonata e ad un prezzo di 15.00 euro, dal contenuto come quello di Torpedo, non sono facili da trovare.

Luca Bertelè, che ha curato lettering, grafica e impaginazione, non si è risparmiato e ha confezionato un prodotto di tutto rispetto. La copertina del volume, così come il suo retro, gioca con il bianco e il nero mischiato al rosso, con dei richiami alla scuola milleriana di Sin City, in un piacevole scontro di colori piatti.

Nota negativa è sicuramente la triste e totale assenza di un redazionale o di qualche approfondimento sugli autori e/o sul personaggio, che resta una delle migliori produzioni del fumetto spagnolo degli anni ’80 e che tanto ha dato anche al mercato italiano. Le uniche parole spese all’interno del volume sono le poche righe informative concesse ai crediti degli autori, righe di presentazione comunque troppo striminzite.

Torpedo è senz’altro per chi lo ha amato in passato e per chi ama il fumetto tutto d’un pezzo, lontano dai soliti clichè ma comunque pieno di piombo.

giovedì 24 novembre 2011

Città del Libro 2011



Dal 24 al 27 novembre 2011 mi troverete alla fiera Città del Libro, a Campi Salentina (Lecce) come ogni anno.
Anche questa volta e presumibilmente per l'ultima volta, sarò in rappresentanza di Edizioni BD e Jpop.
Se visiterete la fiera passate a trovarmi che ci prendiamo un caffè, tempo permettendo, o scambiamo due chiacchiere. Se poi volete anche comprare, sapete dove trovarmi :)
Allo stand quindi tutte le uscite di Edizioni BD, comprese le ultimissime, mentre il negozio avrà il solito e costante assortimento in crescita ma resterà aperto solo fino alle ore 18.00 :)
E poi dai, dai che arriva il Natale!

mercoledì 23 novembre 2011

Report scapocchia di un Decennale col Ponticelli

Alla fine c'è stato il decennale di Mondi Sommersi.
E' stato un casino dall'inizio alla fine (ma potente).
Venivo da una settimana di sbattimento da serie A, con quattro punti di vantaggio sul fatto che sono stato  Siviglia dal lunedì al venerdì, giorno in cui son rientrato e all'indomani, sabato, c'era il decennale. Madonna che flash.
Dieci anni che aspetto il decennale, e mi riduco all'ultimo.
Dato che organizzare tutta la festa, sistemare il negozio, lavorare gli arretrati, il normal, il futuro, gestire il sostituto al negozio, pubblicizzare l'evento, e trovare il tempo per lavarmi il culo, erano state pratiche anali abbastanza semplici da smaltire, ho pensato bene di colpirmi lo scroto (ma potente) con l'ospite d'eccezione, il supergrezzo Alberto Ponticelli.
Il Ponticelli è una roba che se non lo conosci non capisci il pezzo quindi o lo conosci o non capisci il pezzo. Facile.

Succede che sto alla grande e che sto grande autore superpotente arriva all'orario meno comodo del mondo, le 17.35. Che orario del cazzo. E ovviamente l'ho scelto io.
Una serie di astri, incrociati con la grandezza dell'universo, fanno in modo che chi avrebbe dovuto andare a prenderlo all'aeroporto abbia avuto un contrattempo in tempo in tempo per non andarci.
Non che io non conosca la potenza della mia sfiga, anzi, avevo preso in considerazione tale ipotesi, anzi, avevo anche un piano B, il salvagente per la prima inculata: un altro volontario estratto a casa dall'agenda che sarebbe andato a Brindisi a ritirare il pacco, cioè Alberto.
Dio (esistendo) saprebbe quanto sarebbe utile l'invenzione di un piano C perchè il piano B era così di merda che anche quello è andato a farsi fottere. Il volontario del piano B infatti aveva vinto una patente scaduta che che te lo dico a fare. Dovevo elaborare in fretta il piano C (e prima ancora inventarlo) e trovare qualcuno da mandare in anal scoperta in aeroporto a prendere il grezzo, e dovevo farlo in fretta, tanto più che erano già le 17.06 e l'aereo sarebbe atterrato alle 17.35 e il negozio avrebbe dovuto stare aperto (minimo) dalle 17.00.

Mentre acceleravo (ma potente) pensavo che dovevo essere altrove, in negozio per esempio, che nel frattempo era chiuso anzichè aperto, ed era buio ma buio anzichè adibito a luogo di scambi culturali e alcoolici vari e io imprecavo come un moicano sterile.
Vabè, facciamo che arrivo all'aeroporto e lo carico e torno a Lecce.
O almeno questo era il piano.

Nella realtà arrivo all'aeroporto e quella scatoletta alata della Ryaner era in ritardo (ma potente). L'incazzatura sale e decolla, da lì a un bel pò l'aereo scende e atterra.
Quando il grezzodeluxe aka Alberto scende dall'aereo, bello come il sole in una giornata di pioggia, o come la costituzione in un paese senza lavoro, solare come dolce Remì, e caldo come la piccola fiammiferaia, mi scalda il cuore. E che posso farci, sono un tipo sensibile. Contemporaneamente trovo un legnetto per togliere via dalle suole i tocchetti rimasti della cacca pestata poco prima.

Subito ci spacchiamo una dreker, per festeggiare il momento di avvicinamento e rallegramento del gruppo. Poi dopo che garbatamente rifiuto una limonata con poco limone e una frullata senza frullatore (ma ero tentato di accettare), ci accingiamo al mezzo di trasporto. Ma con trasporto.
Poi torniamo in negozio, come una fionda, accelerando alla vista degli autovelox, perchè Alberto aveva questa teoria devo ammettere affascinante, secondo la quale se solo riuscissimo a passare gli autovelox a 88 miglia all'ora, grazie al flusso canalizzatore, saremmo così forti da passargli accanto così forte che la foto la scatterebbero alla macchina dietro di noi. Toh, nel culo.
Ma non ci siamo riusciti.
Toh. Nel culo.

Giunti in negozio, prendiamo a bere parte di quei 70 (settanta) litri di alcoolici e superalcoolici che avevo comprato sottocosto al mercato nero degli alcoolisti anonimi (ma bianchi) per i miei ospiti.
Poi in realtà non ricordo più un cazzo, solo che mi sono svegliato la mattina dopo, tutto nudo, nel mio letto e non so come ci sono arrivato. Anche Alberto si è svegliato tutto nudo la mattina dopo, ma per fortuna in un altro letto. Ma comunque di un uomo.

A cornice di ciò, questa sequenza fotografica in cui, durante la festa, io e Alberto ci mostriamo il batacchio l'un l'altro, stupendoci.











martedì 22 novembre 2011

Il portachiavi di Mondi Sommersi

Che sboronata il portachiavi.
Ma mi fa sentire:

Figo.


Esagerato.

 

Unico.


E apre le bottiglie che è un piacere.
E ci puoi anche attaccare le chiavi.

mercoledì 16 novembre 2011

Classifica Wikio Novembre 2011

Wikio - Top dei blog - Fumetti e illustrazioni

Ho perso 3 posizioni, porca paletta.
Ecco cosa porta questa nuova classifica.
Tragedie e disagi.
Fuori dal negozio c'è una folla che sclera e scalpita come Scipoliti alla caduta del Padrone.
A Genova il buon Dio che quanto fa è un miracolo, tipo le 7 vittime dell'alluvione, perchè lui è buono e giusto, a dispetto ha fatto smettere di piovere, in sostegno di Storie di Nessuno.
Grazie dell'appoggio, Dio.

Fatto sta che ho perso 3 posizioni e ora mi trovo in posizione 67, che fetenzia. Vabè cerchiamo di recuperare il prossimo mese che c'è il Natale e sono tutti più buoni, forse pure il Signor Wikio.

A proposito del Signor Wikio vorrei far notare al solito che ha stilato una mini classifica di 3 articoli che a suo dire, dall'alto della sua competenza, sono stati i post notevoli da me scritti.

Trattasi di:

Se non li avete ancora letti, abbiatene a leggerli, così magari diamo un senso al tempo impiegato dietro a questo blog :D

Dato che questo post come gli altri sulle classifiche Wikio sono dei divertissment, vi ricordo che ho recentemente aperto un altro blog, che si chiama L'Ultimo è Arrivato?. Ci sono dei motivi chiave per i quali dovete leggerlo, seguirlo e divulgarlo: questo blog è l'unico blog che parla di voi, trasformando le situazioni imbarazzanti in imbarazzanti risate!

martedì 15 novembre 2011

Come se fosse Antani


Conosco un tizio che è un negoziante, ha una libreria come la mia, figa ma meno della mia, e ha recentemente aperto un blog (che tra l'altro trovate nel blogroll qui accanto e verso il basso). Fatto sta che ha realizzato un'intervista riguardo Lucca Comics ai librai come noi, quindi anche al sottoscritto.

L'ultima domanda posta è:
Per finire: tre cose da cambiare nel mondo del fumetto?
MONDI SOMMERSI: Solo tre sono poche, devo rifletterci un attimo.
Direi che per primo andrebbe eliminata quell'idea che è meglio un idiota che ha passione di un professionista con i piedi per terra. L'idea di screditare i professionisti per portare un lettore in più alla propra scuderia è ridicola e dannosa. Già da questo ne deriverebbero tantissimi benefici. Si apparirebbe seri a qualunque altro settore, dove prima di ogni cosa viene dato peso al risultato e dove alla premessa "io lo faccio passione" corrisponde l'unica risposta plausibile: "ma per piacere, si tolga di mezzo e mi faccia parlare con un professionista".

L'articolo completo lo trovate QUI. Buona lettura a tutti.
Grazie a Francesco "supertizio" Settembre per lo spazio concessomi.

lunedì 14 novembre 2011

In viaggio per Siviglia.



Mentre leggete questo post io sarò probabilmente in viaggio, o sarò già arrivato, a Siviglia.
Mi faccio qualche giorno di relax perchè a lavorare al CIM tutto l'anno, per dieci anni, ti viene l'esaurimento nervoso.
E voi, ragazzi, siete ossi duri, credetemi.

Roba che se non stacco la spina andando un pò in vacanza, lontano dalle vostre richieste assurde e senza senso (nella mente di chi ascolta) finisce che di questo blog ci faccio delle strisce umoristiche disegnate da qualche pazzo.

Ad ogni modo io sto a Siviglia, quindi mi starò divertendo come un cosplay vestito da topo gigio, con la differenza che io sto con la girl e mi vesto come se fossi normale. Voi non piangete la mia assenza: in negozio c'è chi mi sostituirà, e poi tutto è pronto per il Mega Evento dell'anno!

No, non la caduta del peggior pezzo di merda degli ultimi 150 anni, ma


che vedrà come Guest Star, niente di meno che


Esatto, quello che ama scattarsi le foto seduto sul cesso.
Roba che se non venite vi muore Berlusconi.
Bè, puppatemelo tutti, ci si vede SABATO 19 NOVEMBRE, in negozio.

sabato 12 novembre 2011

[Se io fossi Berlusconi] DIMESSO!



Se io fossi Berlusconi, mi sarai dimesso mica da mo.

Comunque alla fine, per il momento, ce lo siamo tolti di mezzo. Lascia un paese ridicolo, in imbarazzo con la comunità europea, suddito dell'america e sulla crosta dell'onta.
Voglio ricordarlo con delle sue frasi epiche:

La Merkel è una culona inchiavabile.
La proporrò come Kapò.
Identificatelo.

Ma alla fine, ogni promessa è debito, e finalmente, in negozio questa cazzo di bottiglia verrà stappata.
Chi si vuole aggregare, venga in fretta che poi si va a festeggiare in giro.

Ma ancora non è finita, finchè è fuori dalla galera, non avremo pace. Perchè è giusto che tutti i colpevoli paghino, anche quelli che hanno un numero nutrito di fans.

venerdì 11 novembre 2011

11 novembre, San Martino


Chi non è mai stato a Lecce in questo periodo, o chi non conosce leccesi in questo periodo non sa che a Lecce in questo periodo c'è una festa importantissima, più cool del Capodanno, più consumistica del Natale e più fashion di halloween.
C'è San Martino.

Tempo tecnico per l'ola.
Olè.

San Martino è l'ultima delle feste pure. Ci sta pure tanto di Martino e ogni mosto, non ci sono santi, diventa vino. E noi leccesi, popolo di destra, in una città bomboniera dove tutto brilla ma non luccica, abituato alla fighetteria benemerita, ci ingozziamo di vino fino a sboccare. Altro vino.
E non ci saranno ordinanze antibivacco a fermarci.
La festa di San Martino non è difficile concettualmente: devi solo comprare vino e fricularti con gli amici e/o i parenti.
Le scuole durante la giornata vengono disertate e i professori non dicono niente perchè anche a casa loro è San Martino. E bevono il vino.
A pomeriggio non si lavora per un cazzo, è solo panza (vuota) e presenza, perchè tutti stanno organizzandosi per il San Martino. Per bere vino.
A sera ci si concentra solitamente a casa dei parenti, nonna inclusiv, o dagli amici, molto spesso si coinvolgono gli amici universitari innestati in loco da altri luoghi meno fortunati del nostro, e gli si insegna l'antichissima festa di San Martino. Per bere vino.
E mai, dico mai, a memoria d'uomo leccese, s'è visto straniero in terra locale non apprezzare questa festa.

Leggende narrano di tarantini, salernitani, genovesi, milanesi e brindisini, che hanno esportato questa festa e hanno fatto friculare i loro amici nelle rispettive città.

San Martino è tradizione. Se vuoi accompagnare al vino un pò di sanissima spugna per assorbire l'alcool e poter quindi ingerire altro alcoolico vino, sono tradizionalmente lecite:


Le pittule.


Le rape nfucate.


Il Sedano.
E domani, apertura comoda e sbronza.

Supereroi Marvel .1 [Seconda e Terza Ondata]


Un mesetto fa parlavo di questo progetto della Panini Comics di pubblicare diversi spillati a 1,00 euro. Dopo Iron Man, Thor e Capitan America, sono usciti altri 6 titoli.
Prima di andare a vederli uno bisognerebbe fermarsi a riflettere sulla scelta di Panini Comics di pubblicarli in allegato alle varie testate Marvel anzichè venderli speratamente. Questo avrebbe aumentato notevolmente le vendite degli albetti.
Tutti gli albi Panini Comics "Marvel .1" sono vendibili singolarmente solo nelle librerie specializzate.
Ad ogni modo, seguono gli albi.




X-Men .1
Il resoconto di una sconvolgente intervista al signore del magnetismo per eccellenza, Magneto, che spiegherà a tutti perché Erik Lehnsherr ha deciso di allearsi con gli X-Men dopo essere stato a lungo il loro principale avversario. Storia di Kieron Gillen per gli stupefacenti disegni di Carlos Pacheco.




I VENDICATORI SEGRETI .1
Obiettivo sui Vendicatori Segreti con una storia di Nick Spencer & Scot Eaton in cui la squadra top secret di Steve Rogers affronta lo spinoso problema della sicurezza delle informazioni riservate nell’era di Wikileaks.




HULK .1
L’albo .1 di Hulk Rosso! Un punto d’inizio ideale per nuovi lettori, in cui saranno tratteggiati nuovi orizzonti per Rulk! Parker e Hardman alla cura.




X-FORCE .1Al costo di un solo Euro, in fumetteria potrete trovare in vendita singolarmente questo albo di 32 pagine che presenta un’avvincente avventura della nuova X-Force narrata da Rick Remender e disegnata da Rafael Albuquerque. Ambientata subito dopo la conclusione di X-MEN DELUXE 198, i membri di X-Force riflettono su Apocalisse e si scontrano con Lady Deathstrike e i Reavers. Azione pura!




 SPIDERMAN .1
 Un albo perfetto per cominciare a leggere il quindicinale! Dopo i luttuosi eventi del n. 568, Peter Parker si confida con la sua migliore amica, mentre il nuovo Venom al servizio del governo USA entra finalmente in gioco per la sua prima missione antiterroristica. Obiettivo: lo Spezzabandiera! Testi di Dan Slott e disegni di Humberto Ramos. All’interno, anche un preview del 2012 disegnato da Stefano Caselli! Insuperabile!




I VENDICATORI .1 Entry point per la serie dei Vendicatori, sotto osservazione perché al centro del conto alla rovescia verso il Marvel film del secolo, Avengers di Josh Whedon! Storia di Bendis, disegni di Brian Hitch!




WOLVERINE .1
Buon compleanno, Logan! In fumetteria, questo albo di 32 pagine al costo di un euro. Lo sceneggiatore di Wolverine, Jason Aaron, e l’artista sudamericano Jefte Palo ci narrano quanto accaduto poco prima delle attuali vicende della testata di Logan… lanciando uno sguardo nel futuro!

mercoledì 9 novembre 2011

[Il Governo del Fare] Cadi, bastardo, cadi!




Ancora non so se è caduto perchè questo post è stato programmato ieri 8 Novembre 2011 alle 20.00, ma se oggi (sempre che non sia già accaduto) o quando sarà, il governo peggiore degli ultimi 150 anni cade, o il criminale presenta le dimissioni, o muore, vi invito tutti in negozio a stappare una bottiglia di spumante.
Io ne compro un paio per iniziare, voi portate le vostre, non si sa mai le abbiamo già scolate.
Perchè festeggiare è importante.
Perchè è importante sapere che siamo in Italia ed è altrettanto importante godere dei pochi mesi che ci separano dalle elezioni e quindi dal nuovo governo Berlusconi o chi per lui, che gli italiani rivoteranno.
In massa.
Di stronzi.

martedì 8 novembre 2011

Alberto Ponticelli per il Decennale di Mondi Sommersi



Per il decennale di Mondi Sommersi ho deciso di invitare un personaggio di spicco nel mondo locale delle birre pesanti. E' un grezzo di natura molesta, modesto supereroe dai poteri segreti e dall'identità pubblica, una specie di superman all'incontrario, stessi occhiali ma niente mutande sui pantaloni (dio ha voluto così), un uomo che schizza con la matita come Rocco con la mazza, che ha fatto la scena underground del fumetto italico con la Shock Studio, e che ha pubblicato con praticamente tutti gli editori del mondo che gli hanno fatto un contratto.
E che ha deciso di esserci al *festone* dei 10 anni di Mondi Sommersi.
Il che tra l'altro spiega perchè è un figo.




A L B E R T O   P O N T I C E L L I
SABATO 19 NOVEMBRE 2011
FESTA PER IL DECENNALE DI MONDI SOMMERSI











Cioè, il punto è questo: se Alberto Ponticelli, Gladiatore della tavola, Mister Maglietta Bagnata 2009, gran guru dell'ipernerdismo, viene a Lecce, da Mondi Sommersi, il 19 Novembre, calando se stesso tipo asso a cuori da Milano (una roba che tu non sai fare), perchè ama Mondi Sommersi e il sottoscritto (ma segretamente) chi sei tu per non venire, lurido lettore presuntuoso? Vieni e quando vieni porta da bere.
E non fare finta di non aver letto.
PORTA. DA. BERE.
Cazzo.
Io vi porto il grezzo, voi portate il resto.

Ma chi è Alberto Ponticelli?
Sono certo che ve lo state chiedendo e non sarò certo io a rispondervi perchè è maleducazione parlare degli altri in loro assenza. Ma Alberto Ponticelli sarà qui il 19 Novembre, quindi potete chiederglielo a lui chi è. E lui vi risponderà "Io".
Perchè c'ha stile il Ponticelli.






Non è la prima volta che Alberto viene in negozio, è la terza.
E con lui ho passato anche uno dei momenti migliori della mia vita.
(a rileggere questa frase ignorando i link annessi sembra una cosa di cui andar fiero)


Dicevo, il 19 Novembre 2011 in occasione dei 10 anni che mi avete rubato (e per i quali mi risarcirete portando da bere) sto ospitando questo MOSTRO della scena fumettistica.

Ha prodotto (tra le altre cose):
  • COME UN CANE (Edizioni BD)
  • FUOCHI FATUI (Edizioni BD)
  • LE 5 FASI (Edizioni BD)
  • UNKNOWN SOLDIER (Vertigo Edizioni)
  • BLATTA (Bloom)






Ancora una cosa: questo incontro sarà un esperimento.
L'autore sarà presente e probabilmente sarà ubriaco, o totalmente rincoglionito dalla musica dub e dal divertentissimo divertentismo che non so ancora chi sparerà in negozio, esattamente quanto voi e il sottoscritto. Qui dentro non si camminerà, questo è poco ma sicuro.
Pertanto, se volete acquistare uno dei suoi lavori (e fatelo, maledetti!) lui sarà ben lieto di personalizzarvi la copia con un suo schizzo. Sta a lui decidere che genere e dipenderà molto dalla bottiglia che avrete o non avrete portato.
Le copie dei volumi che porterò in negozio saranno limitate a una quantità inferiore all'infinito (ma di brutto), quindi, se avete necessità e/o preferenze, parlate quanto prima, mandando una mail di ordine a ordini@mondisommersi.biz. Potete anche dirmelo a voce che non mi offendo.
Se non potete venire fare portare una bottiglia dalla vostra ragazza.
Per finire: portate da bere.

Dalle 18.00 l'autore, dalle 12.00 la festa :)

lunedì 7 novembre 2011

Me.Li. fa finta di concedere il reso.



Oggi ricevo questa mail da Messaggerie Libri.

La metto così come l'ho ricevuta, perchè se sai come stanno le cose, fa davvero ridere. Il grassetto l'ho messo io.

Modalità di resa



Gentile cliente, con la presente vogliamo ricordare che alcuni editori da noi distribuiti hanno concesso la possibilità della resa alle fumetterie con le seguenti modalità:


1. la resa è concessa 1 volta all'anno, ovvero ogni 12 mesi;
2. è prevista una quota massima (il 20%, eccetto qualche caso), calcolata (a prezzo di copertina) sul fatturato sviluppato per ciascun editore nei 12 mesi precedenti.
3. Lo sconto applicato sulla resa sarà lo stesso sconto di fornitura.
4. La richiesta di autorizzazione alla resa dovrà essere inviata a noi (melicomics@meli.it) prima dell'effettiva spedizione.
5. La spedizione della resa è a carico del cliente; i titoli e gli editori non autorizzati verranno rispediti al cliente.


Gli editori che hanno concesso la possibilità di resa sono i seguenti:


Quota massima di resa: 15%
· COCONINO PRESS
· FANDANGO LIBRI
Quota massima di resa: 20%

· TUNUE'
· EUROMANGA
· WALT DISNEY LIBRI
· MARVEL
· GARGOYLE
· GALLUCCI EDITORE
· PHAIDON PRESS
· CAIRO PUBLISHING
· ISBN EDIZIONI
· SAGOMA
· NOTTETEMPO
· ARMENIA EDITORE
· LONGANESI
· GUANDA
· GARZANTI LIBRI
· CASA EDITRICE NORD
· NORD SUD EDIZIONI
· MAGAZZINI SALANI
· SALANI EDITORE
· T.E.A. TASCABILI EDITORI ASSOC
· DINO AUDINO
· IL SAGGIATORE


Per qualsiasi dubbio o chiarimento, non esitate a contattarci, e in ogni caso avremo l'occasione di sentirci presto

Buon lavoro!

Simone Bongiovanni
Paola Mambelli


Dai.
15 e 20% alle fumetterie, che sono librerie non "per modo di dire", ma al 100%, senza se e senza ma, non per fede verso Dio, ma per valore legale, tasse e fisco, come tutte le altre librerie a cui gli stessi editori tramite lo stesso distributore, danno il reso del 100%.

Cioè, questi editori in combutta con Me.Li. hanno preso un elenco di librerie specializzate in fumetti, le hanno relegate in una parola che non esiste (fumetterie), hanno stabilito che questo è giusto, e hanno arbitrariamente deciso di incularsele a sangue con condizioni peggiorative rispetto a tutte le altre librerie italiane, perchè sapevano che sono completamente sottomesse e gestite da ignoranti.
Gente che nemmeno capisce di lavorare in condizione di svantaggio verso i proprio concorrenti (Feltrinelli, Mondadori e librerie private) a causa di Me.Li. e degli editori in questione.
Me.Li. ha creato non un "canale per fumetterie" come dice, ma un canale da sfondare in cui inserire questi librai.
Questi librai, non chiedetemi come sia possibile, non sanno nemmeno loro cosa sono.
E' circonvenzione d'incapace.
E' assurdo e mi lascia perplesso.

E quando chiami al telefono, a proposito di quei dubbi o chiarimenti suggeriti da Bongiovanni, ti dicono che si, lo sanno che sei una libreria, ma sei una fumetteria, gli spiace. E tu lì a dirgli che fumetteria è solo una parola gergale e (inesistente peraltro) per riportare brevemente "libreria specializzata" e quindi sempre libreria è. E le carte sono lì per dimostrarlo. E loro si, ho capito sei una libreria, ma sei anche una fumetteria.

Come se nei bar potessero entrare tutti gli uomini tranne gli ebrei. Che avoglia a dire si ma anche noi siamo uomini, perchè il barista direbbe si, ma siete ebrei.
Come dite, è già successo?

Quindi io dico, fanculo questi editori e fanculo Me.Li., la causa va avanti.