I librai sardi indipendenti si uniscono per dire "no" ad uno sconto deciso dalla casa editrice ad un libro di imminente pubblicazione di Gianrico Carofiglio. Si tratta del romanzo Il Silenzio dell'onda, edito da Rizzoli. L'accusa dei librai indipendenti è che l'editore, ha applicato al libro uno sconto del 25%. Il problema sostanziale è che il libro è appena uscito e non è quindi uno di quei casi in cui il si sconta in maniera significativa qualcosa già in catalogo, ma anzi, si abbatte il prezzo di copertina con uno sconto che riduce di un quarto l'incasso, senza però migliorare il margine di sconto ai librai.
Di seguito la lettera aperta dei librai sardi indipendenti a Gianrico Carofiglio. Le parti in grassetto le ho evidenziate io.
«Caro Gianrico, i librai indipendenti della Sardegna hanno deciso di non vendere il tuo libro con lo sconto del 25%. Niente di personale, resta immutata la nostra stima nei tuoi confronti, così come non cambierà il grande affetto dei lettori sardi verso di te e del tuo nuovo libro. Ma siamo stati messi di fronte a un vero e proprio ricatto da parte del tuo editore, che non ci ha avvisato dell’intenzione di “svendere” il tuo nuovo libro applicando uno sconto che normalmente si riserva alle collane di libri già in catalogo, e soprattutto non ha applicato alle nostre librerie quel sovrasconto che deve garantire anche alle piccole e medie librerie di poter partecipare a questa “promozione”. Siamo di fronte al classico inganno che il tuo editore ha pensato di trovare subito dopo l’applicazione della legge sul libro, legge per l’approvazione della quale tu ti sei speso tanto, a difesa di editori e librai non omologati, e più in generale per garantire la massima diffusione di tutti i libri, di tutti gli scrttori, non solo quelli di proprietà dei cinque grandi gruppi editoriali italiani. Noi non possiamo applicare quello sconto, che invece la grande distribuzione può tranquillamente sopportare grazie alle percentuali quasi doppie rispetto alle nostre con cui acquista i libri dai grandi editori.
Non è necessario spiegarti che per poter far uscire una novità scontata di un quarto del prezzo l’editore ha due strade: aumentare il prezzo di copertina e contestualmente non ritoccare gli sconti ai librai. E puntualmente questo è successo: non aderire alla “svendita” del tuo libro per noi significa dire No a chi pensa di fare cassa sulle spalle di lettori e librai, immaginandoli stupidi e incapaci di intendere e di volere. Ma è anche un No ai tentativi futuri, che ci saranno, di vanificare lo spirito di una legge che il Parlamento Italiano ha promulgato con trent’anni di ritardo e con le fatiche che tu conosci e che evidentemente dà fastidio a chi vuole continuare nella pericolosa e miope intenzione di distruggere la piccola editoria e di eliminare le librerie non omologate, e pensa al mondo del libro come ad un grande supermercato con i libri venduti in offerta come i fustini di detersivo. Ci sono altre strade per promuovere i libri, gli autori, la lettura: servono energie, idee, fantasia. Noi tentiamo ogni giorno di inventare qualcosa per far incontrare chi scrive con chi legge. Crediamo che i nostri migliori alleati siano proprio gli scrittori: per questo abbiamo deciso di non “svenderli”».
Abbiamo già parlato della Legge Levi, e in quell'occasione ho chiesto ad alcuni editori di fumetti cosa ne pensano. Non fa assolutamente piacere vedere che i librai di varia vivono situazioni difficili, ma mi sembra sempre più evidente e constatato che l'organizzazione degli stessi e di tutto il sistema annesso sia anni luce distante da quella dei librai, cosiddetti, specializzati.
7 commenti:
Grazie davvero per aver dato spazio alla questione, Max.
Una domanda: cosa intendi quando dici "mi sembra sempre più evidente e constatato che l'organizzazione degli stessi e di tutto il sistema annesso sia anni luce distante da quella dei librai, cosiddetti, specializzati."?
Vorrei fare l'avvivato del diavolo.
vorrei sapere come i librai si saran messi d'accordo. avranno un sindacato? si basano sulla fiducia?
Vorrei sapere questo e farne tesoro per la nostra categoria di librai specializzati.
Fumettopoli> oltre a fare riferimento all'Ali (Associazione librai italiani, http://www.libraitaliani.it/), quelli sardi possono fare riferimento all'Alsi (Associazione Librai Sardi Indipendenti).
Al di là delle associazioni di categoria, quello che conta - e che è stato ribadito più volte in sede A.fu.i. - è soprattutto la volontà, la coesione e la condivisione degli obiettivi.
emo, per risponderti basta che rileggi la tua risposta a roberto di fumettopoli ;)
@ emo: condivido quelloc he dici, ma come detto in sede afui. il problema sta nell'essere uniti e non mi riferisco all'afui, come sai benissimo, ma in una lotta unita che comprende anche il mio diretto concorrente.
in periodo di crisi, non posso permettere che faccia autogol favorendo il concorrente.
sto facendo un discorso generico.
Fumettopoli> Io e gli altri librai ALSI che hanno dato inizio a questa cosa SIAMO in concorrenza. Però abbiamo anche capito che se non si fa rete dinanzi ai problemi della categoria, non ci sarà più nessuno cui fare concorrenza. Fra sparire e fare qualcosa, abbiamo scelto da anni la seconda opzione. E i vantaggi indiretti e diretti sono piuttosto numerosi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/19/ora-il-libro-lo-pagano-i-librai/164752/
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