lunedì 28 gennaio 2008

Parola Di Libraio


Su Mega di questo mese, il n° 127, la rubrica "Parola di Libraio" ospita un mio intervento. Lo incollo qui di seguito così magari lo potrà leggere anche chi non ha Mega sottomano:

Non capisco il perché per il fumetto non viene fatta pubblicità.
I cataloghi del singolo editore scarseggiano quando non sono completamente assenti, locandine manifesti e volantini, arrivano con il contagocce, adesivi promozionali sono più rari di un quadrifoglio in Alaska, ed espositori mirati all’esposizione e alla vendita di un prodotto specifico sono utopistici.
Le uniche due riviste che fungono da mezzo pubblicitario e di promozione, Mega e Anteprima, sono a pagamento e si trovano solo nelle fumetterie, quindi raggiungono un pubblico che già conosce il negozio da cui si rifornisce.
E’ da un pò che mi chiedo se le case editrici stanziano nella pubblicità del denaro, e in caso affermativo, quanto e in che modo viene speso, dato che qui di pubblicità non se ne vede.
Spesso l’informazione delle varie pubblicazioni si limita al web, trasformando un supporto nell’unico mezzo informativo, come se internet fosse una realtà in tutte le città italiane, da nord a sud, e come se tutti sappiano e debbano sfruttarlo appieno.
Spesso la promozione si limita a Lucca Comics.

L’impressione che da fumettaro ho, è che il fumetto viene edito ed abbandonato a se stesso, in un cassonetto differenziato chiamato “Fumetteria”. Qui, senza alcun mezzo, se non la bontà della famiglia (la fumetteria) che lo adotta, il fumetto dovrà cavarsela, in una giungla di pubblicazioni, dove solo il titolo più in sintonia con il rivenditore troverà qualcuno disposto ad acquistarlo.
Ma perché a questo figlio di seconda classe non viene dato un supporto per aiutarlo nella sua crescita?
Un pò di pubblicità, un catalogo, un manifesto, un adesivo, un espositore, non sono “innovazioni”. In tutti i settori del mercato vengono utilizzati. Se nel mondo del fumetto praticamente non esistono, c’è qualcosa che non va.
A questa paralisi promozionale si aggiunge adesso una migrazione dell'editoria a fumetti, presso la libreria di varia, che con i suoi meccanismi di distribuzione e la sua capillarietà, può offrire a discapito del bagaglio culturale del rivenditore che quasi sempre mancherà, una dignità maggiore, dignità che in fumetteria non si riesce a raggiungere.


HulkSpakk

giovedì 24 gennaio 2008

Il Samurai del Pane






Lavoro tutto il giorno, arrivo a casa a tarda sera e la fame c'è e si fa sentire.
Ha ancora la faccia di quel cliente la fame, quel cliente che non riesce a raccimolare i due euro e venti per il Ken Origini del Mito. Quello con la faccia della fame, insomma.
Sommando tutta la roba che c'è nel frigo, realizzo che ne può uscire fuori una bella faccenda se ci fosse anche solo un panino. Mi avvicino al mobile su cui c'è il portapane e lo tiro fuori.
Non è molto duro ma è comunque un bel vedere. Mi da sempre le dovute soddisfazioni.
Poi prendo un panino, non è proprio morbido ma poteva andare peggio.

L'armamentario prelevato dal frigo conta due uova, del burro, provola, salame piccante, formaggini, pomodori, giardiniera.

L'antica arte del samurai del pane si basa su un principio fondamentale: non so cucinare ma mi piace mangiare bene.
Il che non è un problema fin quando c'è una stozza di mamma/fidanzata/festacomandata di mezzo. Diventa un problema però quando sei solo.

Padrone del mezzo, calpesto la terra che mi separa dal frigo al fornello con fare sicuro, prendo il tegame e faccio due uove al tegamino. Le strapazzo come fossero due tette e dentro ci metto un formaggino, sempre come fossero due tette. Sono preciso io. Un tocchetto di sale e poi scendo verso il tavolo, dove è già pronto il piatto con sopra il pane tagliato in due.
La base di pomodoro è solo il principio.
Il panino mi guarda fiducioso, sa che posso farlo diventare un dio ed io non lo deludo. Odio far cuocere troppo l'uovo, che poi mi diventa cacchetta secca in un mare di merda e non mi lega con il resto. Faccio un segno al pane e torno all'uovo, controllo e torno all'uopo.

Il secondo passaggio è di provola, piccante perchè stasera voglio che il panino sia anche la mia donna, ma non eccessiva perchè il provolone voglio farlo io. L'origano non manca e il salame lo copre con dolcezza. Piccante.
L'uovo è li che aspetta con pazienza che arrivi il suo momento di gloria ed ora che ha il formaggino sciolto a colorarlo di nuove tonalità, il tempo che passa tra la creazione e la consumazione del peccato è sempre più lungo e insopportabile.

La gola inizia a reclamare cotanta bellezza, ma anche io mi rendo conto di quanto è bello sto panino, specie ora che il salame piccante è stato coperto da questi cinquanta grammi di giardiniera.
Sto valutando seriamente l'idea di invitare questo panino ad uscire con me una sera di queste.
Magari gli piace anche la birra.

Le due uova strapazzate cadono calde sulla giardiniera fatta dalla mamma, che avrà anche fatto il liceo classico, ma la giardiniera che fa è da paura...
Ormai il panino è pronto. Lo copro con l'altra fetta e lo guardo, lo ammiro, lo scruto, lo tocco, lo scroto, lo mordo.

domenica 13 gennaio 2008

Il Massacratore (di S3keno) Vs Giovanni (di Uomini e Donne)



Ok. Ne abbiamo parlato QUI e già allora avevo le bolas in piena attività cinetica.
Guarda un pò, nelle storie del Massacratore tornano le classifiche del pubblico.
Ognuno di noi può votare un personaggio relae o di finzione in una classica fattapposta, in una data stabilita il primo personaggio di tale classifica verrà fatto fuori (solo a fumetti per il momento) dal Massacratore, personaggio creato da Stefano Piccoli aka S3Keno, negli anni '90.

Forse è stato un caso, forse era scritto nel destino, forse è solo tutto frutto di matrix.
Fattosta che da un lato abbiamo Giovanni, noto supercattivo in borghese della storia dei comix di lecce, bel faccione tutto sberle dalla parte della legge.
Dall'altro lato abbiamo il Massacratore, noto tiratore di cazzotti e di grilletti che quando non sono suoi (i cazzotti) e della bella Virgo (i grilletti), massacra tipi da spiaggia che, diciamocelo, stanno sul cazzo un pò a tutti.

Bene.
Insieme possiamo fare in modo che questi lati in cui si trovano i nostri eroi siano quelli di un ring e che il Giovanni di Uomini e Donne, amico di Maria, e le sue amiche pensanti finisca schiacciato sotto le pesanti mani del Massacratore.
Eddai, non è cosa...
E' stato fatto tronista...

Io che prima di Uomini e Donne ero convinto che il "trono" fosse il wc e che solo al nonno spettava il diritto di cagarci per primo. Adesso invece ogni giorno arriva un qualcuno in tivvù, va a Uomini e Donne, va sul trono, e mi caga sul teleschermo.
Poi sto Giovanni... è una mancanza di rispetto, che lui al mio nonno lo conosce eccome e ciononostante va cagando sul trono prima di lui e di tutta la famiglia.
Su un teleschermo, in pubblica piazza.
E' mancanza di rispetto e va punito.
Il Massacratore lo punirà.

Ora, quello che voi dovete fare, è in ordine:
abbracciare la mia causa
  1. andare sul blog de La Classifica del Massacratore cliccando QUI
  2. postare in risposta all'ultimo aggiornamento di quel blog "Giovanni di Uomini e Donne"
  3. dirmi che lo avete fatto, postando sul mio blog

Quando sarà primo in classifica l'onore del mi nonno e del suo trono sarà a un passo dall'essere ristabilito.

sabato 5 gennaio 2008

Soddisfazione è...





Ci sono momenti nella vita di un uomo in cui si scopre che non si è più dei nerd sfigati da pc che diventano obsoleti nel tragitto dal negozio a casa. In quei giorni di intensa realizzazione del mondo e della vita, ci si rende conto che è passato un bel pò di tempo dall'ultima nerdata, molto tempo dall'ultima ragazzata e troppo, troppo tempo dall'ultima trombata. Anche se è stata poche ore prima.
Col tempo ho capito che quando i miei pensieri sfociano da un discorso ad esso totalmente estraneo, al sesso, magari in un modo totalmente sconnesso dall'eros e da ciò che è passionale, e accanto a me non c'è alcuna mia donna con cui sfogarmi, è il caso di mettersi al lavoro.
E' per questo che ho una visione stakanovista del lavoro.


E allora inizio con la piacevole routine. Ebay, sito del distributore per controllare gli ordini, eliminazione di qualche casella stantia, pisciatina, caffè, controllo posta elettronica.

Quando si è nerd, o ragazzini, o emo, o sfigatti, si ha una visione della soddisfazione molto free, naif, terra terra, tenera e a tratti invidiabile. Capita che certe volte si mandano a persone con una vita delle email tipo quella che io ho ricevuto poco fa e ora incollo qui di seguito omettendo volontariamente il mittente:

"Io giovedì mattina sono partito da veglie sono arrivato fino a Lecce per venire da te, ma eri chiuso anche se mi avevi detto che eri aperto. così sono dovuto andare a l'angolo del fumetto e lì ho speso la bellezza di sessantasei euro."



E' evidente che questo giovinotto ha tratto sufficiente soddisfazione nel mandarmi questa mail. Che poi, che stile!
Come un guerriero fiero, un gladiatore nell'arena delle fumetterie di lecce, ha colpito la sua preda, l'ha stordita, l'ha finita senza pietà e con un tocco di sadismo gli ha tagliato la testa e l'ha mostrata alla platea, sbeffeggiando il corpo inerme.


Dato che quella premessa sui nerd io l'ho solo immaginata e non vissuta sulla mia pelle, mi sono preso la briga di rispondere a questa "mailstyle".
Gli ho mandato una delle seguenti email.
Se volete provate ad indovinare quale.

  1. Ero in ospedale per un incidente stradale. Comunque ti auguro una buona lettura.
  2. Giovedì è morta mia madre. Ti auguro un giovedì come il mio, così anche io potrò spendere sessantasei euro all'angolo del fumetto e poi ridere di te e della tua sorte.
  3. Stavo seppellendo il mio cane. Giovedì prossimo sarà il tuo turno.
  4. Io giovedì mattina stavo scopando e ho ancora tutti e sessantasei gli euro.
  5. Lo sai che di questo, quando sarai al cospetto di Dio, San Pietro ne terrà conto, vero?
  6. Io sono l'angolo del fumetto.
  7. Hai notato la somiglianza tra la cifra che hai speso e il numero del Diavolo?
  8. Da me quella roba l'avresti pagata il 25 per cento in meno.
  9. Lo sai che girano voci sul fatto che chi va all'angolo del fumetto perderà presto tutti i capelli? Sono certo che il tuo barbiere è più incazzato di me.
  10. Lo sai che sei un figlio adottivo, vero?

martedì 1 gennaio 2008

Buoni propositi per l'anno nuovo


Il 2'007 è passato.
E' ora di resoconti? Meglio di no dai, mi sono bastati quelli del lavoro per farmi desistere. Meglio parlare dei nuovi obiettivi per il 2008 dopo aver realizzato di aver fallito -ebbene si- tutti quelli dell'anno appena andato.
Allora vediamo cosa voglio per il 2008 e tra 366 giorni vedremo cosa sono riuscito a combinare.



1) Voglio diventare ricco.
Quest'anno non mi è stato possibile, nonostante abbia comprato ben sette gratta e vinci da 5 euro.
Non fallirò quest'anno, ne sono sicuro.



2) Voglio trovare il coraggio per tagliarmi i capelli.
Non tantissimo, basta eliminarne o due etti o venti centimetri. A scelta.
Ah, la foto è di due anni fa.



3) Voglio ospitare in negrozio Diego Cajelli.
E' un anno che lo inseguo e ormai l'ho presa a sfida personale.
E poi è uguale uguale al mio amico Fabrizio della Lupiae Comix e voglio fargli una foto insieme per falsificare all'uno i documenti con la foto dell'altro.

Ci sarebbero altre cose che vorrei fare nel 2008, altri traguardi da raggiungere, tipo pisciare oltre il metro e novanta o cagare uno stronzo verde e spacciarlo su internet per lo stronzo di un alieno stronzo, ma non è che posso fare tutto quest'anno...