sabato 26 novembre 2011

[Tipo-Rece] Torpedo



Torpedo – volumi 1/5
di Enrique Sánchez Abulí, Alex Toth e Jordi Bernet
Edizioni BD – Alta Fedeltà
160 Pagine, b/n, cartonato, 15 euro



Alex Toth, newyorkese già autore di Atom e Green Lantern per la DC Comics, di Zorro per la Western Publishing, per la quale realizza alcune trasposizioni a fumetti di film e telefilm, e di Vampirella per la Warren Publishing, negli anni ‘80 all’età di 52 anni realizza graficamente le prime due storie di Torpedo, per poi abbandonarlo nelle fide mani di Jordi Bernet che non essendo il creatore grafico della serie si afferma come autore (quasi) assoluto e quindi padre dell'opera.


Jordi Bernet, spagnolo, è figlio d’arte. Suo padre inculca in Jordi lo spirito del fumettista ed egli, agli inizi della carriera, dopo la morte prematura del padre, ne porta avanti il lavoro di una serie umoristica ideata dallo stesso. Autore di successo, conosciuto in tutto il mondo e autore di serie come Cicca e Chiara di Notte, in Italia edite da Eura Editoriale, ha collaborato con maestri del fumetto mondiale tra i quali vale senz’altro la pena di ricordare Carlos Trillo e Antonio Segua. E’ comunque con Torpedo ai cui testi lavora Enrique Sanchez Abuli, che Jordi Bernet e il suo nome diventano nel mondo accomunati al titolo di “Maestro”.

Enrique Sanchez Abuli, francese con origini spagnole, come Jordi Bernet, deve la sua introduzione al mondo del fumetto al padre. Questi, romanziere, poeta e drammaturgo, non manca di introdurre il giovane figlio al mondo del fumetto quando aveva ancora solo 18 anni. Dapprima traduttore e successivamente sceneggiatore e soggettista di Zodiaco, Alex Magnum, Capitan Laguibole e Sombres Destins, realizza nel 1980, all’età di 35 anni, Torpedo, affidandolo dapprima ad Alex Toth e, dopo la sua cessione, a Jordi Bernet.

Luca Torelli è… Torpedo
Riconosciuto comunque come opera di Bernet e Abuli, e storicamente accantonato Alex Toth, Torpedo è un concentrato di maestria su tutti i livelli. Eccellente dal punto di vista grafico in entrambe le sue vesti autoriali, e frizzante nella sceneggiatura, il volume si presenta in una confezione realizzata da Edizioni BD che non lascia spazio a fraintendimenti sul contenuto: Torpedo è un fumetto pulp.
Ed è pulp dall’angolino in alto a sinistra della copertina fino all’ultima goccia di china versata per realizzare l’ultima pagina.

La struttura delle storie è quasi sempre la stessa, 8 tavole o multipli di 8, con la vicenda che per la dimensione dello spazio disponibile si trova piacevolmente costretta a partire sempre dal cuore della storia per poi evolversi e concludersi. Luca Torelli, il protagonista della serie, apre ogni singola storia nelle vesti di voce narrante, con un fare ottimo, capace di introdurre senza sforzi il lettore nella dimensione che il fumetto offre.

L’opera di sceneggiatura realizzata dal francese Abuli è schioppettate e frizzante. Studiato come pulp e dal cadenza hard-boiled, la struttura è ben ritmata e nelle canoniche otto tavole non c’è nemmeno il tempo per far calare il climax. I testi sono ricchi di giochi di parole degni di un Andrea Pinketts in ottima forma e la traduzione italiana, ad opera di Daniel Carrara e Marco Farinelli, riesce a conservarne il senso originale. Questi giochi di parole, che trovano spazio sotto le didascalia della voce narrante di Luca Torelli, sono segno della sua ignoranza, figlio illegittimo di un’America degli anni ’30, in piena depressione e cullata dalla voga “gangristica” del tempo.

Arrivato nella terra dei sogni da ragazzo, partito da un’Italia che non produceva che povertà, Luca Torelli, non ancora diventato “Torpedo”, si trova immediatamente esposto ad un mondo che ancora non conosce, ma che presto imparerà a cavalcare.

Un mondo di povertà, dove o sei la legge o sei contro la legge e dove ad un povero ragazzotto squattrinato ed ignorante, viene più semplice trovare la propria via sulla strada nella delinquenza e nella criminalità.

Presto vittima del suo primo omicidio, la sua vita è un crescendo di situazioni offensive, assassini e stupri. Torelli in America ci mette poco a trovare se stesso e la propria via, diventa Torpedo, o almeno così lo chiamano gli altri, è temuto da molti e assoldato da alcuni per fare fuori quei pochi che hanno fatto questo o quello sgarbo ai suoi datori di lavoro.

Torpedo è un assassino, un sicario. Il suo lavoro è il killer a pagamento.

Accanto a lui c’è Rascal, la spalla del protagonista, un simpatico burbero panzone, che senza troppi segreti teme il suo capo quasi quanto le sue vittime.

Un nota importante è che, anche se in origine quest’opera è stata serializzata su rivista, nel suo quadro complessivo presenta un plot di base ben strutturato, che pezzo dopo pezzo viene narrato, ripescando di tanto in tanto dalla realtà dalle storie passate. La serie Torpedo ha una continuità, seppur lievissima.

Il tratto di Jordi Bernet lascia il segno in quest’opera, facendo immediatamente suo il personaggio precedentemente curato e realizzato graficamente da Toth, trovandosi a suo agio con il mondo di ciò che è politicamente scorretto. Il suo tratto sicuro e il suo tratteggio tipico della scuola spagnola hanno dato delle tinte forti a questa opera, trasformando un visivamente insicuro Torpedo in uno smilzo figlio di buona donna, con gli occhi sempre semi chiusi o oscurati dalle ombre, nero, duro.

La fattura editoriale dell'opera è ottima: 5 volumi di 160 pagine, in bianco e nero, in una veste cartonata e ad un prezzo di 15.00 euro, dal contenuto come quello di Torpedo, non sono facili da trovare.

Luca Bertelè, che ha curato lettering, grafica e impaginazione, non si è risparmiato e ha confezionato un prodotto di tutto rispetto. La copertina del volume, così come il suo retro, gioca con il bianco e il nero mischiato al rosso, con dei richiami alla scuola milleriana di Sin City, in un piacevole scontro di colori piatti.

Nota negativa è sicuramente la triste e totale assenza di un redazionale o di qualche approfondimento sugli autori e/o sul personaggio, che resta una delle migliori produzioni del fumetto spagnolo degli anni ’80 e che tanto ha dato anche al mercato italiano. Le uniche parole spese all’interno del volume sono le poche righe informative concesse ai crediti degli autori, righe di presentazione comunque troppo striminzite.

Torpedo è senz’altro per chi lo ha amato in passato e per chi ama il fumetto tutto d’un pezzo, lontano dai soliti clichè ma comunque pieno di piombo.
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3 commenti:

Massimo ha detto...

Capolavoro.
Si può aggiungere ben poco a quanto hai scritto, Max. Forse, solo che Torpedo è uno dei fumetti puù divertenti che si possano leggere e che le caratterizzazioni di Bernet (autore in grado di passare dal grottesco al realistico con felicità e leggerezza, prova ne sia il suo Chiara di Notte) sono indimenticabili.

Pera ha detto...

"Non provo invidia per nessuno... Tranne che per Abuli e Bernet"
Roberto Recchioni

Io di Torpedo ho letto solo quella sorta di Prologo che è nel Book one del BD Day..

HulkSpakk ha detto...

Pera, sono anni che ti dico che devi prendere Torpedo :)