mercoledì 5 giugno 2013

Marvel Now, MoS e RW Point: osservazioni in trincea



Nell'ultimo anno e mezzo abbiamo ricevuto diverse proposte commerciali da parte dei distributori, con iniziative dei propri editori di punta, esclusivisti e di proprietà.
Alastor ci ha prima proposto di aderire alla campagna per diventare RW Point con il rilancio delle testate DC legate al loro reboot totale, e poi a quella legata al film di Superman: Man of Steel.
Pandistribuzione ha invece proposto di aderire all'iniziativa legata al Marvel Now, rilancio di casa Marvel che in questi giorni (in realtà già da un mese) sta arrivando nelle fumetterie italiane.

Ci sono state tante altre piccole iniziative, come quella su AVX o sul Before Watchmen, ma nessuna di una portata tale da meritare un'attenzione particolare.
Tutte e tre hanno come punto in comune la dimensione dell'iniziativa: grande, vasta, attua a rilanciare su scala planetaria i soggetti interessati e le loro pubblicazioni.
Mentre però, nel caso del Reboot DC si contava solo sul tam tam pubblicitario e sul passaparola lettore-lettore, libraio-cliente (ne ho parlato abbondantemente QUI muovendo delle critiche al battage pubblicitario, e QUI dove praticamente ho solo perso tempo), le altre due iniziative hanno in loro favore i film sul grande schermo. Il Marvel Now conta su Iron Man 3 e su tutto il trittico Capitan America / Thor / Avengers, mentre Man of Steel affida il proprio "successo" sul film di Superman, anche se questo gode (a mio avviso) del più grande pregiudizio verso un personaggio di fantasia, mai visto.

Come già detto più volte, non abbiamo idea di quanto sia ridotta la specie dei librai specializzati come me, certo è che siamo meno di quanti eravamo anni fa, una specie di conto alla rovescia, ma ho pensato fosse interessante andare a vedere quanti di questi librai hanno aderito alle varie iniziative. Facciamo finta che siamo 200 librai, così, per il piacere di esagerare e per dare una parvenza di logica ai numeri che andrò a dare qui di seguito (questi sono numeri veri).

Alla prima iniziativa delle tre, in ordine cronologico, quella degli RW Point legata al Reboot DC hanno aderito 66 librai italiani, di cui 7 sono negozi di proprietà Alastor (il distributore da cui parte l'iniziativa), 4 StarShop, 2 Pop Store e 3 delle librerie più grandi d'Italia (Alessandro, Borsa del Fumetto, Casa del Fumetto). 66 su 200.

Alla seconda iniziativa, quella per Man Of Steel, hanno aderito 44 librai, di cui 7 sono negozi Alastor, 3 StarShop, 3 Pop Store e 2 delle librerie più grandi d'Italia, Borsa e Casa del fumetto. Alessandro non ha aderito. 44 su 200.
Ci sono anche 20 negozi che hanno aderito alla versione "basic" dell'iniziativa, che non conto perchè per come impostata perde valore e l'accomunerei a quelle precedentemente dette di AVX e Before Watchmen.

Alla terza iniziativa, quella del Marvel Now, hanno aderito 119 librerie, di cui 5 sono negozi Alastor, 7 StarShop, 2 PopStore, 1 Panini Store e 2 delle librerie più grandi d'Italia (Borsa del Fumetto, Casa del Fumetto). 119 su 200.

Le librerie che hanno aderito all'iniziativa legata al Marvel Now sono notevolmente superiori a quelle del Reboot DC, il 45% in più. Il perchè è facile immaginarlo: la Marvel ha da sempre più appeal sul pubblico italiano e, soprattutto, i librai si fidano maggiormente di Panini Comics che di RwLion, specie considerando che nel momento in cui è stato proposto il Reboot, la RwLion non aveva ancora dato prova di sè. Alla luce di questo si può valutare come una bocciatura delle promozioni Alastor la scarsa adesione al Man of Steel?
Personalmente credo di si.
Nonostante Superman abbia un hype davvero limitato rispetto agli eroi Marvel e comunque a tanti eroi DC, l'iniziativa Alastor era mal articolata, piena di proposte non inedite, che avevano già fatto il loro corso in fumetteria, e comunque molto costosa.
Tutte sono molto costose.

Iniziative come queste credo debbano servire, nella mia ottica di libraio, pertanto limitata ad un'esperienza di trincea, a sviluppare il mercato su cui si andranno a basare le pubblicazioni future, dai seriali coinvolti a tutti gli speciali e i fuoricollana annessi. A vedere invece il tipo di proposte, che non a caso ho fin qui identificato come iniziative e non "promozioni", mi è parso di capire che la finalità è fare cassa nell'immediato, proponendo a tutti i negozi le stesse carte per aderire. E questo da sempre. Allargare il mercato e il culo sono cose diverse.

Così il PaniniStore di Bologna, la libreria Alessandro, una libreria Alastor o un PopStore hanno le stesse richieste di adesione che ha una libreria in provincia di Taranto. E' ovvio che in questo modo le adesioni non saranno mai massive e quindi mai capillari, conseguentemente i rilanci delle testate saranno mutilati alle librerie più capaci economicamente. E non è una critica verso queste librerie, sia chiaro. Beate loro.
La critica è a chi ideato queste iniziative che non arriveranno mai nei piccoli centri, dove girano meno persone, meno denaro e meno fumetti. E se i rilanci vengono fatti per rilanciare è facile pensare che al momento in cui si realizzano, le cose non vadano mica tanto bene, da cui potrebbe essere che continuino a peggiorare se poi il rilancio non arriva, quindi perchè non calibrare le proposte?
Perchè editori e distributori non mettono in moto un sistema promozionale (e non di adesione passiva attua a svuotare magazzini, i loro, e casse, quelle dei librai) che coinvolga tutte le librerie, generando un passaparola più potente tra i lettori?
Eppure sono loro ad avere i fatturati delle librerie, sanno perfettamente chi può e chi non può permettersi una certa spesa.
Quando si arriverà a fare un genere di promozione calibrata sul singolo esercizio?
E' rimasto poco di questo settore, molti editori si sono estinti, molti autori non pubblicano più, molte librerie hanno chiuso, il canale dell'edicola diventa sempre più imbarazzante, direi che la linea del pericolo rosso è stata varcata da tempo.

Mi chiedevo chi avesse messo la maglietta a quel ragazzo down che ho messo come foto in cima all'articolo. Non lo so, ma almeno lui non è negro.
DIFFONDI STORIE DI NESSUNO! CONDIVIDILO!
Condividi su Google Plus Vota su OKNotizie

1 commenti:

Antani Comics ha detto...

Grande capacità di centrare il punto.
E, come al solito, sarà ZERO la capacità di autocritica di chi sta al di là della barricata: al massimo saprà incazzarsi...