martedì 13 settembre 2011

Massimino e i Guardoni dell'Universo

Che poi a una certa dici.
Seriamente eh, è che sto solo lavorando e sto lavorando per bene, anzi no di più, sto lavorando per il bene. Per il bene mio e della società, per il bene comune. Anzi no di più, per il bene del comune.


Del comune di Lecce per la precisione.
Che ha delle ordinanze impeccabili a.k.a. fantasiose per tenere pulita la città, in ordine, come una cazzo di bomboniera sul comò della nonna, che ai miei tempi c'erano le tre scimmiette che adesso stanno a fare altro vedi un pò tu checcosa.





L'utilità delle bomboniere alle feste pre-suicide come i sacramenti tutti, immacolati dal signore, blasfemati da papà, e consacrati dal Don pricc, sono di una inutilità aberrante: l'unica cosa che ho sempre apprezzato delle bomboniere è il fatto che prima o poi si rompono.
Ho voglia di prendere un gatto, un pard, affinchè distrugga tutte le bomboniere sui mobili di casa. Anzi no, di più, ho voglia di prendere un gattopard. Il mio cane, Ringo, pace all'anima sua, una volta mangiò una caravella intera. Era inutile ed un inutile feticcio di non so quale ricorrenza cattolica, e Ringo se la mangiò. Ha cagato vetro di murano per giorni.
Caravella. Cagarella. E il passo è breve.



Bella città Lecce. E come tutte le cose belle, ti accorgi che è bella quando non sei qui, quando sei altrove. Tipo in un bel posto dove prima non sei stato che scopri che è bello solo ora che sei lì, lontano da casa tua. Scopri che ti manca Lecce, soprattutto se sei in vacanza tipo a Rimini, dopo un bel bagno. Un bagno di leghisti e antiterroni che gli abitanti alcuni gridano roma ladrona e altri ti prego torna.
Da dove sei venuto.

Scopri la poesia nascosta tra le mura a Lecce quando torni, ma nascosta bene. Scopri che ti mancano i verbali perchè hai parcheggiato sulle strisce blu e non hai fatto in tempo a scendere dalla macchina che già t'è arrivata la notifica da 39, che manco la febbre alta. E ti ricordi del termometro nel culo da bambino, che ora hai evitato il vetrino al mercurio, ma ancora non sei scaltro per evitare il nerbo.
Scopri che ti mancano gli ausiliari ninja che si calano dal palazzo di otto piano, felini, ma non utili come il gatto di prima.

Il signor Gargiulo, ausiliare del traffico, 54 anni mentre sta compilando un verbale da
39 euro per parcheggio non regolamentare ad una fiat 500 vecchio modello.

Ad ogni modo io sono sempre stato a Lecce quindi non ho scoperto proprio niente.
Mi ha scosso i traballeros, Lecce e le sue cazzo di ordinanze. Mi turbano.

Fai che devi gettare l'immondizia.
Lo puoi fare oltre un certo orario, le 22. Ed entro un altro orario, che tutt'ora ignoro.
Prima no.
Fai attenzione o vinci un verbale.

eh eh, ho vinto.

Se butti un sacchetto deve essere dentro al cassonetto, e ci mancherebbe.
O vinci un verbale.

eh eh, ho vinto di nuovo.

Ma se getti una scatola di cartone deve essere fuori dal cassonetto.
O vinci un verbale.

No, dai seriamente...

Se hai due scatole, attenzione, devono essere inserite una nell'altra e poi e soltanto poi, fuori dal cassonetto. Se hai tre scatole devono essere spezzettate e introdotte nella scatola Alpha e messe fuori dal cassonetto.
O inquini.
E se inquini, vinci un verbale, che è la nuova frontiera contro il buco dell'ozono.

Eddai! Eccheccazzè!


Ma se piove? Vabè, la pioggia te la risolvi come ai tempi dei sioux, abile marchetta a uno spirito guida e danza della pioggia.



Ma se c'è vento? Mi ritrovo la mattina dopo scatole e pezzetti di cartone sparpagliati per il quartiere, tipo Napoli:

 Napoli PRIMA del miracolo.


Che poi ci vuole un miracolo di Berlusconi, che meno male (mai pe jabbu) che Silvio c'è, per far tornare tutto alla situazione precedente al vento, tipo Napoli:

 Napoli DOPO il miracolo.

E devi stare attento oltre alla legge legale c'è anche la legge del vicino, il solito stronzo che ha l'erba più verde, la voce più forte e l'alzahimer galoppante. I vecchi al balcone.
Vi prego, fate qualcosa per i vecchi al balcone.
Se butto l'immondizia alle 22 c'è il signor Quarta che mi grida:


- GIOVANOTTO! GIOVANOTTO! NON QUA SOTTO, CHE LA VEDO DAL MIO BALCONEEEE!

E mi tocca spostare le scatole più in là, a destra, alla fine dei cassonetti, ma devo farlo prima che se ne accorga il signor Greco, che grida:

- LE SCATOLE PORTATELE A CASA!

Ma cazzo, rientra tu a casa e scongela tua moglie che è morta da due giorni e sembra un bastoncino Findus.
Aiutatemi, che quando getto la spazzatura mi sembra di andare a rubare un autoradio, cazzo, mi sento Diabolik.
Lo devo fare di nascosto.

Volevo parlarvi di altre ordinanze. Lo farò la prossima volta...
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