martedì 27 settembre 2011

I fumetti in varia vendono davvero così tanto?



E' qualche anno che gli editori si rincorrono dietro alle maggiori probabilità di vendita, nel particolare il costante approdo nella libreria classica. La motivazione della scelta è delle più semplici: aumentare l'indotto.
E' ovvio in una politica commerciale vincente rincorrere sempre e comunque un risultato migliore, e lo sdoganamento del fumetto nella libreria classica (o di varia) è un passaggio che sta diventando la prassi per tutti.
Il potenziale che offre la libreria classica è la capillarità distributiva che il prodotto editoriale raggiunge e conseguentemente il quantitativo numerico (ma non qualitativo per quanto concerne il settore fumetto) di persone che potrebbero venire in contatto con lo stesso.
Le librerie specializzate, le fumetterie, per intenderci, sono invece numericamente inferiori ma hanno per loro natura un pubblico, seppur ristretto, più selezionato e quindi più a proprio agio col prodotto proposto.
Un altro canale di vendita molto importante per questa editoria è la fiera.
Ma quale tra fiere, librerie specializzate e librerie di varia, rappresenta lo sbocco migliore per gli editori?

Ho provato a chiederlo e ad alcuni di essi (NOTA: le percentuali sono indicative e non assolute):

Andrea Ciccarelli [SALDAPRESS]:
La nostra distribuzione in varia al momento è pressoché nulla e quindi direi che non fa fatturato. Diverso invece il discorso sulla vendita online passato da un 4% ad un 18/20% sul nostro fatturato complessivo nel giro dei primi sei mesi del 2011.
Io lo interpreto in questo modo: la gente continua a volere i fumetti ma sono sempre meno quelli che sanno che, oltre all'edicola, esistono dei negozi appositi per acquistarli.

Michele Foschini [BAO EDIZIONI]:
Librerie di varia: Circa il venti percento.
Librerie specializzate: poco più del settanta percento.
Fiere: poco meno del dieci percento.
Ma l'anno prossimo, con una nuova linea di prodotti pensati esclusivamente per la varia, le percentuali cambieranno sensibilmente.
La proporzione tra specializzate e varia è più o meno la stessa per tutti gli editori. Tranne certi, squilibrati al contrario, ma che vendono praticamente niente in fumetteria, quindi la percentuale diversa non è indicativa di un business florido. Siccome l'anno prossimo il numero delle nostre uscite praticamente raddoppia, ma quelle in più sono tutte pensate per funzionare in varia e con ogni probabilità verranno quasi ignorate in fumetteria, diventeremo decisamente diversi dal modello "standard" di editore di fumetti.

Marco Schiavone [EDIZIONI BD/JPOP]:
Le percentuali sono diverse tra bd e jpop:
Edizioni BD: varia 50%, fumetteria 40%, fiere 10%
JPOP: varia 1%, fumetteria 95%, fiere 4%


Emanuale Di Giorgi [TUNUE']:
Per il 2010 il fatturato era così diviso: 48% fiere, 29% librerie, 12% fumetterie, 11% altre entrate.
Per il 2011 il fatturato grazie al cambio di distributore dovrebbe essere: 44% librerie, 37% fiere, 10% altre entrate, 9% fumetterie.
Praticamente abbiamo una forte crescita nelle librerie e un sostanziale pareggio nelle fumetterie, che comunque hanno sempre pesato poco nel nostro fatturato.

Sarebbe molto interessante analizzare questi dati per cercare di capire come migliorare il settore della libreria specializzata e, guardando al futuro, immaginare se i risultati conseguiti nelle librerie di varia potranno migliorare con l'introduzione di altri editori in quel canale, assestarsi o addirittura ridursi.
In sostanza, nella varia, c'è spazio per tutti?

Pochi giorni fa agli stessi editori avevo chiesto il loro punto di vista sulla Legge Levi (legge sugli sconti).
DIFFONDI STORIE DI NESSUNO! CONDIVIDILO!
Condividi su Google Plus Vota su OKNotizie

4 commenti:

Pera ha detto...

Ciao Max, ma quindi la risposta alla domanda del titolo qual è? A me pare che si, vendano parecchio..

HulkSpakk ha detto...

@Pera: si, vendono è ovvio, ma parecchio non mi pare. Tunuè è quella che vende di più perchè ha fatto il percorso inverso, ovvero PRIMA in varia e POI in specializzata, con diversi handicap peraltro. Schiavone ha diviso la percentuale tra BD e JPOP con la prima che va di più in varia e meno in specializzata e la seconda fa il contrario. Complessivamente, vendendo molto di più JPOP che BD, fa più fatturato nella specializzata. Saldapress in varia si definisce "nulla" quindi 0. Foschini parla del 20% in varia.
Sempre del proprio fatturato in relazione alle loro produzioni. Imho, no, rispetto alla libreria specializzata, non vendono molto, anzi molto, molto poco.

saldaPress ha detto...

Credo che in generale vada letta anche la tendenza e non vada nemmeno sottovalutato il dato importantissimo dell'online.
Da questo punto di vista la libreria e l'online hanno acquistato velocemente punti percentuale sul fumetto che la fumetteria ha perso.
Che poi dovremmo anche andare a fondo su cos'è questo "fumetto": la fumetteria ha il dominio pressoché assoluto su tutto quello che sta sotto i 10 euro e, quindi, per capirci, più vicino al "giornalino" che al "libro". Nello specifico, la fumetteria oggi è tenuta su per molti punti percentuale dalla serialità del manga che, come impegno, assorbono più del 70% del flusso di vendita-acquisto della rete di vendita.
E questa non è una colpa della fumetteria (che, come rete di vendita, ha fatto le sue scelte anni fa; anzi, ha fatto le sue non-scelte, ma è lo stesso) ma un'indicazione chiarissima di tendenza.
Per il resto dell'offerta fumettistica, per tanti motivi, la fumetteria man mano che passa il tempo diventa sempre meno competitiva e, su questo settore specifico (fumetto che costa più di 10 euro), se non fosse arrivata la legge Levi mi sa che la botta sarebbe stata dura.
E questo è un peccato perché tutto ciò significa buttare via delle competenze specifiche che la libreria di varia non ha assolutamente e che, soprattutto, ci sono voluti almeno 15 anni per costruire.

Skull ha detto...

L'online però è molto scomodo, e te lo dice uno che acquista comics online dagli anni '90.
E' scomodo perchè l'attesa spesso non è breve, e soprattutto lo stato delle Poste Italiane ti costringe a tour de force allucinanti per mettere le mani sul tuo pacco (specie se lavori tutto il giorno e non sei a casa a riceverlo).
Per me è davvero l'ultima risorsa, da usare solo in caso di recupero di qualcosa che resterà sicuramente inedito in Italia: per tutto il resto le fumetterie e i loro ordini di materiale originale sono indispensabili.