venerdì 5 settembre 2008

Organizzare un incontro con un autore



"colle der fomento con il rap, suona + forte delle bombe (le bombe!)
sul classico originale boom bap, nasce dal niente e si espande (si espande
!)" [Colle der Fomento]


Tra qualche giorno, il 12 Settembre, avrò l'onore (oltre che l'immenso piacere) di ospitare in negozio David Lloyd.
Quando lessi per la prima volta V For Vendetta ebbi la sensazione di essere stato colpito da un mattone. Seriamente, la mia vità cambiò.
V For Vendetta è un Fumetto (o graphic novel, o romanzo a fumetti, o volume, chiamatelo pure come ve lo fa rizzare di più) che lascia il segno e David Lloyd è stata la mano e parte della mente che lo ha concepito.
Una decina di anni dopo, so che tra una settimana lo conoscerò e potrò avere il piacere di scambiarci quattro chiacchiere.

Quando informo le persone che vengono a fare i loro acquisti in fumetteria dell'evento, spesso è capitato che mi facessero le domande "come hai fatto a beccare Lloyd?" e "come sono i suoi fumetti?"

Partendo dal presupposto che invitare un autore è più complesso di quanto si possa immaginare e che (per quella che è la mia esperienza nel sud italia), per ogni autore che ospito ce ne sono due che rimandano all'infinito o che non danno disponibilità, potrei dire che "contattarlo" è il minore dei problemi.
Insomma, con tutto rispetto, non è che stiamo invitando il presidente del consiglio.

Qui parliamo di fumetti, non di cabaret.
I problemi sono la gestione e l'organizzazione vera e propria dell'evento.

Non so esattamente come funziona agli incontri con autori veri, di libri veri, nelle librerie vere, ma in fumetteria, il fumettaro deve fare un bel pò di cosette da solo, prima della fatidica data dell'incontro. Diciamo pure, tutto.

Questo "tutto" va dal contatto con l'autore, alle pubbliche relazioni con esso, con l'editore o il distributore che fornisce i volumi, al pagamento della spedizione degli stessi, alla realizzazione grafica di una locandina, alla sua stampa e distribuzione in città. Deve preparare comunicati stampa, articoli per giornali locali (qualora ne trovi interessati a darne notizia) e divulgarli. Deve scrivere qualche recensione dei volumi dell'autore che viene, il che lascia intendere che prima deve leggerli e che possibilmente devono piacergli. Deve condurre discussioni su forum, blog, siti e quant'altro possa dargli una spinta ad alzare l'entusiasmo che si crea intorno alla venuta del Dio. Deve pagare il viaggio, il vitto e l'alloggio dell'autore e infine, lavorare diverse ore più del normale per far quadrare il tutto.

Tutto questo, ovviamente, ha una spesa.
Credo che sia la prima risposta ad un'altra domanda che in genere sento o leggo in giro, ovvero "come mai incontri con autori di fumetti non se ne fanno mai (o quasi)?".

Complessivamente un autore *quando non chiede il gettone di presenza* (nel qual caso non sarà ospite nella mia fumetteria^^) costa dai 300 ai 500 euro. Alla fumetteria.
A meno che l'autore non sia residente in città, ovviamente, caso che comunque al momento non prenderemo in esame.
Con queste premesse è facile dedurre che per (semplicemente) rientrare dei soldi spesi bisogna fare un incasso notevole che con dei margini che oscillano dal 35 al 45% non è facile raggiungere. Soprattutto quando l'autore che si ospita ha da presentare un solo volume e magari abbastanza economico.
Facciamo un esempio: l'ospite del mese sarà l'autore X che presterà il suo volume Y ad un prezzo di 10 euro (prezzo decisamente economico). Ipotizziamo che questo autore è costato come gestione (spesa dell'acquisto dei suoi fumetti non presa in considerazione) 300 euro, ovvero la cifra più bassa che abbiamo stimato. Ipotizziamo anche che ogni suo volume ci costa il 55% del prezzo di copertina e che quindi a noi resta il 45% dei 10.00 euro (quindi lo sconto migliore).
Solo per raggiungere il pareggio dovremmo vendere 67 copie del volume.
Utopia, specie se l'autore è un esordiente o (incredibilmente) un Maestro.

67 copie di venduto ad un incontro sono un successone, sia inteso, ma se l'albo costa solo 10 euro è un fallimento.
67 copie vendute quando un autore presenta solo UN fumetto lascia presumere la presenza in negozio di almeno 67 persone interessate che hanno poi concretizzato l'acquisto.

Un autore con un solo albo da 10.00 euro non si invita in negozio o al 95% la fumetteria si ritroverà a penzolare dalla parte del rosso. E in Italia, ultimamente, questo non è un bell'affare. E nemmeno un bel colore.

Per avere un "perchè" a livello economico, un incontro deve far incassare (lordi) almeno 800.00 euro. Partendo da questo presupposto, o abbiamo 80 persone che comprano 80 copie da 10.00 euro, o dobbiamo:

a) alzare il limite del prezzo di copertina
b) presentare più proposte dell'autore ospitato
c) entrambe le soluzioni

Proporre opere con un prezzo di copertina meno vantaggioso per il cliente aiuta notevolmente la riuscita dell'operazione, presentare più opere dello stesso autore permette all'afiocionados più affezionato di comprare più di un'opera (che non sia un doppione), indicativamente raddoppiando l'incasso, ma attuare entrambe le soluzioni va da sè, è la scelta migliore.

Un prezzo valido per il fumetto da presentare è di 14.00 euro.
14.00 euro sono il passo immediatamente precedente, nell'ottica attuale del lettore di volumi, al fumetto "caro". A 14 euro lo vendi, già ai 15 diventa complesso, da 16 in sù è un casino.
Il potenziale complessivo che le opere devono raggiungere è di 40/45 euro, spalmati su 2 o, meglio ancora, 3 opere.
All'incontro di venerdì prossimo, con David Lloyd presenteremo, guarda un pò, 3 opere dal prezzo complessivo di 42 euro. Le cose dovrebbero andare bene anche perchè il nome potente dell'autore, l'entusiasmo creato intorno all'evento, l'informazione data e il pubblico sensibilizzato tra la clientela, non lascia eccessivi dubbi in proposito. La presenza tra gli ospiti di un nome potente, tuttavia, potrebbe creare problemi gestionali da non sottovalutare: alta presenza che potrebbe portare a caos, opere dell'autore già in possesso dei presenti. Da successo annunciato, ospitare un grosso nome potrebbe trasformarsi in una semplice (o magari non voluta) operazione di lustro.
Quelle cose della serie "sono figo perchè ho conosciuto Lloyd". Insomma, aria fritta.


Per creare entusiasmo nel pubblico è importante parlare (bene) dei lavori dell'ospite e dello spessore dello stesso. Per farlo diventa importante credere nel prodotto, quindi leggerlo e apprezzarlo. Per evitare un flop e fare in modo di non perdere la faccia di fronte al lettore è *fondamentale* che i fumetti presentati siano validi.
E' per questo che sono sempre entusiasta dei miei ospiti: perchè li stimo come fumettisti e so che qualcosa hanno dato al fumetto. O quanto meno a me.

Se una fumetteria ospita un autore, molto probabilmente questo è apprezzato dal fumettaro. Oppure (tra le altre cose) sono amiconi :)

In conclusione, se la vostra fumetteria non fa incontri con gli autori, non prendetevela. Non sono loro che sono incapaci.
E' chi li fa che è avanti.


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6 commenti:

Pera ha detto...

Hulk, ovviamente non ci sarò all'incontro, ma per me sei un grande.

Anonimo ha detto...

Lloyd sta venendo da Londra... e tu non verresti da Faenza? :D

Pera ha detto...

LOL, il viaggio non me lo paga mica Hulk a me!

Anonimo ha detto...

Max, dopo una giornata di giramenti di coglioni e bestemmie, vengo sul tuo blog e scopro che c'è qualcun altro che si sbatte donchisciottescamente, e mi sento meno solo. Beh, è consolante. Dico sul serio. Grazie. E perdonami se te lo dico meno spesso di quanto dovrei e vorrei.

marco (bd)

ps anche le foto di belle fighe aiutano, a consolarmi

Anonimo ha detto...

ma poi come ti è andata????
ne è valsa la pena????

HulkSpakk ha detto...

@ Anonimo:

vale sempre la pena. E anche mai.
Dipende dai punti di vista ;)