venerdì 12 ottobre 2007

Giovani Dongiovanni




"Giovia percè simu gioviali..." (Gruff)



Sono passati anni da quel giorno.
Ero a casa, nel cesso e mi facevo la barba. All’epoca per sbrigarmi usavo un barbatrucco che manco barbapapà. Mamma bussa con le nocche alla porta ed io porto la mano con tutta la lametta alla chiave.
Apro.
Il cellulare, un vecchio Trium che ora grazie al cielo non se ne vedono più, squillava con una suoneria che fastidioso è dire poco. La sentivo da molto, quindi aspettare a rispondere avrebbe significato perdere la chiamata. Aspetto.
Chiude.

Chiudo la porta, apro il rubinetto, mi sciacquo la faccia.
Il barbatrucco nel farsi la barba in poco tempo, consisteva nel non farsi la barba.
Mi lasciavo un bel becco peloso che nemmeno al mio cane sembrava così lungo. E non ero ancora nudo.
Facendo questo, col senno di poi, antipaticissimo becco, risparmiavo circa 5 minuti della mia vita ogni volta che mi radevo.
Ho rodato questa tecnica per anni, sin dal tempo del militare, per spendere sempre meno tempo davanti a quello specchio e poterlo quindi impegnare in altro. Sia il tempo che lo specchio.
Nel tempo risparmiato, per esempio, avrei potuto riflettere, così come nello specchio.
Hai detto niente.
Potete capire quindi, essere interrotto dalla suoneria squillante di quel Trium che non se ne vedono più, quanto mi rodeva quando mi radevo, soprattutto dopo il tempo speso a rodare.

Non faccio in tempo ad asciugarmi il viso che il Trium riprende a cantare come un uccellino al punto che valuto l’idea di metterlo in gabbia, così, tanto per tarpargli le ali. Aleggiava nell’aria puzza di bruciato durante la chiamata e posso giurare che non veniva né da me né dallo stufato di mamma. Onestamente mi ero un po stufato di queste chiamate fuori orario ma decido comunque di rispondere.
- Pronto?
- Chi sei?
- ._.
- Ho detto “chi sei”!
- Sei tu che mi hai chiamato, chi sei tu…
- Devi lasciare stare la mia ragazza, lei sta con me, dimmi chi sei che ti vengo a spaccare la faccia!

A parte il fatto che avere uscite del genere con uno sconosciuto può avere effetti collaterali da non poco, quello che mi chiedevo non era tanto chi fosse sto minchione che mi telefonava e senza nemmeno presentarsi mi minacciava fisicamente, ma chi cazzo fosse sta sgualdrina che io avrei dovuto lasciare perdere.
Colto di sorpresa dalla telefonata cercai di fare l’unica cosa che una persona per bene e con la coscienza pulita farebbe in questo caso.

- Vedi che forse hai sbagliato numero
- Sbagliato numero? Tu sei Max, vero?

Effettivamente non aveva sbagliato numero. Io ero Max.
Analizzai in breve la situazione perché magari avevo importunato qualche allegra donzella dal fidanzato in crisi mistica e non me ne ero accorto.
Con chi ero uscito negli ultimi 12 mesi, di sesso femminile?
Umm…
Nessuna pare.
Eggià, ero proprio uno sfigato.

- Senti, non so che vuoi, non so chi sei ma io non ho proprio importunato nessuno
- Che se chiami la mia ragazza di continuo! Dimmi dove ti trovo che ti spacco il culo!
- Ascolta stai cominciando ad infastidirmi…
- Devi smetterla di chiamarla o ti distruggo, va bene?
- Ma chiamare chi? Vedi che mi hai rotto proprio il cazzo che se non la pianti subito te lo do si l’appuntamento.
- Dimmi solo dove…

Quella sera mi vestii in fretta, tenuta ginnica, non si sa mai. Pantaloni larghi, scarpe da ginnastica, becco sul viso e barba fatta. Il mio amico si rullava un fattapposta, io mi preparavo a pestare un fattone. Fatto ciò, sarei andato a farmi una birra.
Arrivo in piazza libertini così puntuale che mi sentivo al primo appuntamento con la persona amata e invece aspettavo solo la sgualdrina di uno stupido fidanzato, pieno d’odio.
Pochi minuti di attesa ed eccolo apparire da lontano.
Giacca, camicia sbottonata sul collo, cravatta, pantaloni stirati, scarpe come quelle di mio nonno.
Un gran bel giovanotto a detta di alcuni.
Si vestiva come un coglione a detta della mia cricca.
Si dirige verso di me e ci fissiamo.
Lui mi conosceva, era evidente. Mi aveva visto a casa di mia nonna e da mia zia, durante le feste natalizie. E’ capitato che ci stringessimo la mano qualche volta, per farci gli auguri.
Ma ci siamo sempre stati sui coglioni, vicendevolmente, ma senza mai dircelo.
A pochi metri da lui, Paola, mia cugina, che poi seppi che di questa storia nonne capì molto. Giovanni se l’era portata dietro, ad un appuntamento con cui si sarebbe dovuto riempire di legnate con uno sconosciuto, a sua insaputa.
Un genio del male.

Capimmo entrambi dove era l’inghippo. Secondo lui probabilmente l’inghippo stava nel fatto che quello che si sentiva con la sua ragazza, era suo cugino, quindi la cosa era abbastanza legittima. Secondo me l’inghippo era nel suo cervello e forse soffriva anche un po dell’invidia del pene.
Insomma, se ce l’hai grande e scopi bene che senso ha essere gelosi?
Invidia del pene.

Molti anni dopo.
Oggi.
Sono a tavola, mi sparo la mia dose quotidiana de I Simpson, poi giro su canale5. La DeFilippi è una gran donna. In tanti anni di televisione è riuscita a fare un fottio di programmi e alcuni tra loro si differenziavano anche.
Uomini e Donne è tra le cose peggiori che io abbia visto in tivù, e io ho visto anche Platinette senza parrucca, quindi fate voi…
La telecamera lo inquadra.
Giacca, camicia sbottonata sul collo, cravatta, pantaloni stirati, scarpe come quelle di mio nonno.
Sta corteggiando un mignottone da paura e al mignottone pare piacere la cosa.
Un gran bel giovanotto a detta di alcuni.Un coglione a detta della mi cricca.
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8 commenti:

fede ha detto...

Ma mi hai laciato col dubbio.. l'hai menato alla fine?
Dimmi di si.

Kappaman ha detto...

Sarebbe stato il minimo... io l'avrei fatto, colto da quei fremiti alla highlander con tanto di scosse elettriche blu posticcie come nel telefilm.
L'avrei subodorato che nel futuro un pirla di tal fatta maniera sarebbe finito a infoltire le già -citazione fumettistica- irsute (e mica vero che sti froci del cazzo sono pure tutti depilati fin'intorno al buco del culo) schiere- fine citazione fumettisticaeraDr.StrangeCmq- di telecoglionazzi che si accalcano nelle reti ignobili che si frappongono tra i tre notturni contenitori di Raieduchescionàl e TeleSimpson(Italiaaa...1!)
si si.. l'avrei minimo deturpato, incastonandogli la scarpa tra i denti con un bel circolare, altrochè codino alla pirladelquartiereparioli!!
VIOLENCE MOOD!!

Anonimo ha detto...

Ora, per chiudere il cerchio, ti telefoneranno da "uomini e donne"! :-P

HulkSpakk ha detto...

x fedeman:
no, non ci siamo menati, mi spiace.
:/

Smart ha detto...

però potete ancora farlo, menarvi intendo :D

Anonimo ha detto...

Beh neanche a me piace quel tizio... ma daltronde anche uomini e donne mi fa cagare. Ora vado, mi devo preparare per un esterna... gh

fede ha detto...

AUGURONI!

Anonimo ha detto...

Questa è l'ennesima dimostrazione di quanto è imperfetta (in questo caso sottosviluppata) la mente umana; non mi stupirei se un giorno (o l'altro) un coglioncello simile venisse a farmi simili telesparate minatorie. Credo che alla base di questi avvenimenti ci siano storie di carenza affettiva, o magari del complesso del pene piccolo, o magari della solita insulsa capacità dell'uomo di correre contro i mulini a vento...
Dopo tutto, "Uomini e Donne" esiste ancora.