venerdì 17 febbraio 2012

Aneddoti che non mi appartengono



In questo post parlavo della chiusura di una testata storica dell'Uomo Ragno / Spider-Man. Oggi ricevo un commento che mi ha fatto sorridere per l'aneddoto raccontato. Di base non so se sia vero ma dato che non sono cattolico ho fiducia nel prossimo quindi lo prendo per buono.


Nel 1998, per un periodo fortunatamente breve, ho lavorato presso l'allora Marvel Italia.


Un giorno, mentre ero nell'ufficio di Lupoi, l'esimio M.M. ricevette una telefonata dall'ex portiere dell'Inter Walter Zenga, che gli chiese il permesso di indossare il costume dell'Uomo Ragno durante la sua partita d'addio.


Si consideri che:


1) all'epoca Zenga era uno degli sportivi più conosciuti d'Italia, noto anche ai profani del calcio per le sue comparsate televisive e per le sue frequentazioni gossipare;


2) la partita sarebbe stata trasmessa in prima serata su Italia 1, con la partecipazione di svariate celebrità, anche non calcistiche, quali Aldo Giovanni e Giacomo.


Non c'era bisogno di un genio per capire che superstar del calcio in diretta tivù + costume dell'Uomo Ragno = enorme ritorno per la Marvel Italia, in termini d'immagine e forse anche di vendite. E quindi, cosa fece il buon Lupoi?


Niente. Io ero lì, l'ho sentito con le mie orecchie: si limitò a bofonchiare che i diritti appartenevano alla casa madre americana, poi riagganciò e lasciò cadere la cosa.


Più tardi mi confessò che non sapeva chi fosse Walter Zenga.


Con dei cervelli così fini al vertice, è già tanto se in Italia la Marvel esiste ancora.


Dottor D. (www.dottord.it)
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1 commenti:

Dottor D. ha detto...

Confermo che è tutto vero.

In generale, a parlarci a quattr'occhi, Lupoi è quel tipo di personaggio che sa tutto di due o tre argomenti (nel suo caso: cinema, fumetti, cultura nerd - pop) e assolutamente niente, ma proprio zero, di tutto il resto.

Non mi stupirei se, per dire, non sapesse chi è Mario Monti.