giovedì 4 ottobre 2007

Addio a Magic




"ascolta mi risulta che con tutte queste luci alla ribalta ora alla bottega c'e`piu` scelta alla bottega molta gente paga e sono tutti contenti alla bottega grande festa quanti bei regali sotto l'albero pieno di balle e stelle colorate" (Gruff)




Sul sito della mia attività commerciale, altrimenti chiamata "fumetteria" e ugualmente conosciuta come Mondi Sommersi, qualche settimana fa ho dato l’addio al gioco organizzato.

Per chi non sa di cosa si tratta, spiego che dietro a tutti quei giochi di carte come Magic, YuGiOh, Heroclix, Naruto, One Piece, ecc, c’è un "organizzatore" che ne cura il gioco. Il modo in cui lo fa è presto detto: occupa in maniera più o meno duratura uno spazio del suo locale commerciale, o un sottolocale, per far giocare i ragazzi a questo o a quel gioco.
Organizza dei tornei, li gestisce, spesso li arbitra, e tutto questo per poter spronare i ragazzi stessi a imboccare il sistema piramidale di questi giochi, che ti spinge a spendere un bel po di quattrini per salire dalla parte bassa a quella alta della piramide.
In genere nella parte bassa c’è la massa, i noob, gli scarsi, i novizi, in quella alta ci sono i giocatori più bravi, i più esperti, i più capaci.
Questo sistema di gioco ha delle pecche insormontabili.

Una di queste è una medaglia a due facce, che se da un lato vede spendere un sacco di quattrini a un giocatore alle prime armi, per poter crescere come giocatore appunto, e raggiungere il livello di quelli più esperti, dall’altro riduce a zero gli introiti dati proprio da quei giocatori esperti, che per forza di cose, sono già in possesso sia delle carte che dei mezzi migliori per procurasele. E le carte sono il fattore più importante per un giocatore.
Per fare soldi con questi giochi è fondamentale rimpinguare di continuo la parte bassa della piramide, quella dei noob, che con le proprie spese in buste espansione e carte sfuse, sopperirà al meccanico “braccio corto” di chi si trova nella parte alta della piramide e che quindi, economicamente, non produce.
Con un po di fortuna l’organizzatore riuscirà a tenere viva la parte bassa al punto da far valere la candela, al gioco.
Se le cose non vanno come devono e i noob vengono a mancare, tutto il sistema si rompe e la piramide cade, irrimediabilmente ed indipendentemente da quanti siano i giocatori fighi nella parte alta della piramide.
Da questo si deduce che da un punto di vista economico sono più importanti i giocatori noob che quelli fighi.


Ma come fa un negoziante a diventare organizzatore, o T.O. (Tournament Organizer)?
Semplice: si alza la mattina e decide di essere organizzatore.
Richieste da parte delle case che gestiscono il gioco organizzato, nel caso di Magic, la Wizard?
Facile: devi essere in possesso di uno spazio per far giocare la gente e di un numero di tavoli e sedie sufficiente, di un pc e di tanta pazienza.
Il discorso diventa un po più complesso se nella tua città ci sono già uno o più organizzatori.
O diciamo che diventa ancora più semplice se nella tua città organizzatori non ce ne sono.
Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, insomma. Vedetela come volete.

Fatto sta che un giorno mi alzai e decisi di diventare un T.O.
Da allora sono passati quasi sei anni e ho organizzato non so nemmeno io quanti tornei, di sicuro roba da 3 cifre, con successi alternati, in base all’entusiasmo che ci mettevo e alla fatica che sudavo, in base anche all'educazione e all'entusiasmo del giro di giocatori di turno.

E’ risaputo che lo sforzo di chi detiene i diritti del gioco, nei confronti del gioco stesso, in fatto di promozione, rasenta lo zero.

Tutto verte sull’organizzazione e quindi sul lavoro del negoziante.

Esattamente come nel mondo del fumetto, dove la politica dell’editore medio è "io ho fatto l’albo, se non si vende è colpa del negroziante che non sa fare il suo lavoro", dove "negroziante" non è messo lì per caso.
Non è un caso nemmeno che la maggior parte dei TO sono proprietari e/o gestori di fumetterie.

Per quella che è stata la mia esperienza, il gioco si è rotto quando ho realizzato quanto sia impossibile gestire contemporaneamente un’attività commerciale come una fumetteria (rapporto col pubblico pagante) e quella di organizzatore (rapporto con bimbini spesso maggiorenni, doposcuola, parking da parte dei genitori, ecc). Le due cose, nel caso in cui come me, non si possiede di un sottolocale (agibile o non agibile non ha importanza, tanto i controlli non esistono) in cui stipare i giocatori, sono in netto contrasto.

La coperta è troppo corta.


Se da un lato spingi il gioco e ingrassi la parte bassa della piramide, dall’altro ti togli linfa dal settore fumetteria, dove i trentenni o anche i ventenni estranei al discorso "gioco organizzato" vedono i giocatori come alieni in stretta necessità di cure urgenti dal neurologo.
Stranezze? No, più che altro ho capito che non tutti apprezzano bestemmie, parolacce, gente che si insegue, che vendono cose loro nel negozio e che, diciamolo, spesso sono portatori sani di odori nauseabondi.
Insomma, una volta un tizio mi vomitò a ridosso del locale perché ubriaco alle 10 di mattina. Appena ripesco il raccontino che ci feci lo pubblico.

Dall’altro lato, se vuoi alzare la media dei clienti della fumetteria ti troverai costretto a far scendere il numero della massa nella parte bassa della piramide, tentando un equilibrio tra le due cose che sarà valido solo fino ad un fatidico crack.

Ad equilibrio stabilito c'è da affrontare il "fattore tempo".
Già, perchè in tutto questo il tempo passa e i giocatori salgono dalla parte bassa verso quella alta della piramide, con tutto ciò che ne consegue, ovvero, un triste abbassamento degli acquisti presso il negozio e un incremento della conoscenza dei mezzi che porteranno questa fascia di giocatori "che salgono" a sapere *esattamente* cosa comprare e dove (ebay, grossisti che fanno concorrenza ai negozianti che comprano i prodotti da loro stessi, vendendoli su internet a prezzi inferiori, scambi in chat/forum/siti, ecc). Questo quando sono onesti, altrimenti si passa a ingannare il noob di turno facente parte della massa stuprandogli il raccogliore in cambio di vera the original fuffa, o addirittura, si passa a rubare.
Rubare una carta, un mazzo intero, un raccoglitore, uno zaino. A seconda dell’emozione che si vuole provare. A seconda se si è un mezzo professionista o meno.

La mia decisione, per il bene dell’attività, non disponendo di un sottolocale dove stipare la gente che gioca, è stata quella di diminuire il numero di noob e far spopolare, ma con cura, la parte bassa della piramide. La cosa ha funzionato per un po: gli incassi del settore fumetti crescevano, quelli del "mercato giochi" era stabile, anche perché l’epurazione da me effettuata è stata fatta sui "rami secchi" del pubblico, o meglio, su chi si parcheggiava dalle 4 alle 8 ore al giorno, senza far muovere l’economia.

Ci ho messo l’anima, sul serio, ma alla fine ho deciso di interrompere col gioco, la cosa si faceva troppo logorante e antieconomica.

Il calendario del campionato cittadino di Magic dello scorso anno, mi ha portato 24 tappe, 12 domenicali e 12 infrasettimanali, con premi obiettivamente alti e servizi perpetuati negli anni, quali la presenza di un Judge qualificato ad ogni tappa (ma sul serio, non come si legge su altri siti della concorrenza: e chi vuol capire capisca), la vendita di carte sfuse, il rispetto del regolamento del gioco e del torneo, autobus per andare al Torneo Regionale a Bari, punto di riferimento nell’organizzazione dei viaggi per il nazionale a Rimini, prerelaese a Manduria e PTQ vari.
La mia speranza tradita era che ad un servizio indubbiamente superiore a quello che offriva la concorrenza, avessi avuto in cambio una fidelizzazione del giocatore, che avrebbe scelto me come luogo in cui fare i tornei, di modo che la concorrenza, alle strette, abbandonasse il gioco e rimanere io l’unico TO in zona, col vantaggio di poter gestire ancora meglio gli avvenimenti legati al gioco e poter ambire a Tornei di natura più elevati.
Questo perché comunque cosciente che in un mercato piccolo come quello offerto in questa realtà, due TO fossero troppi, quindi il discorso inevitabile, cinico e realista era: o io o lui.
La coperta, ancora una volta, era troppo corta.

I giocatori, al contrario delle mie speranze, ma fedeli al mio cinismo, hanno invece premiato la sufficienza di TO con meno ambizioni, che, da un punto di vista economico, giustamente ambiscono a fare il proprio bene quotidiano. Buon per loro.
Messo alle strette da questo mercato piramidale, ho pian piano maturato l’intenzione di abbandonare il gioco organizzato e dedicarmi completamente al fumetto, certo che di questa decisione ci sarebbe stato:
- chi mi avrebbe capito e sostenuto
- chi ci sarebbe rimasto male
- chi ne avrebbe goduto
- chi avrebbe detto "ecco te lo avevo detto io!"

anche se magari lo aveva detto cinque anni prima.

Questo è il primo anno senza tornei da Mondi Sommersi e proprio due giorni fa sono scaduti i termini per presentare la domanda per il Campionato Cittadino, la batteria di tornei più importante per la località di un TO.

Ma i giocatori?
Ho toccato nel corso degli anni picchi di 67 giocatori ad una prerelase (è un torneo di presentazione della nuova espansione di turno) e nel campionato cittadino dello scorso anno credo di aver contato un’ottantina di giocatori. In tutto ho staccato più di 500 tessere DCI (identificano il giocatore al sistema di punti “elo” nelle meccaniche DCI, associando la persona a un numero).
Solo 4 ne ho sentiti, dopo l’annuncio sul sito dell’abbandono al gioco organizzato.

- Uno mi detto che mi capisce, che mi è vicino, che comprende la decisione e che comunque non mi devo preoccupare che per lui io o gli altri TO siamo uguali, per lui è proprio lo stesso. E’ per questo, dice, che va da entrambe le parti nonostante riconoscessi tutti quei miei sforzi e servizi in più.
- Un altro mi ha chiesto se ora che ho smesso potevo regalargli quei banner di magic che sono li sulla parete.
- Un altro mi ha chiesto se gli facevo una vendita in blocco per le carte sfuse.

La coperta è sempre troppo corta, quando è inverno, fa davvero freddino.


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9 commenti:

fede ha detto...

Condivido la tua scelta, noi tornei non ne abbiamo mai fatti in quanto fortunatamente il negozio è troppo piccolo per farci stare dei tavoli. Grazie a dio, altrimenti credo sarei già dentro per omicidio.

Francesco Murrone ha detto...

Mi hanno fatto morire dal ridere le allusioni a "Mr. Bellomio",Max secondo me non dovresti mollare la tua fatica e la tua professionalità non possono rimanere a galleggiare nel cesso!..e vaffa..al mr bellomio!

HulkSpakk ha detto...

Il problema, chekkom �:
a che scopo continuare?
- non ci sono soldi
- non c'� riconoscenza economica o professionale
- non ci sono soldi

La fumetteria non � un hobby, � un lavoro.

Jack Daniel's ha detto...

Ho ben presente cosa vuol dire gestire una masnada di essere umani di età compresa tra gli 8 e i 14 anni,rincoglioniti da Pokèmon, Yugi-Oh e menate simili. Ho lavorato in un campeggio per 4 anni...Fortunatamente non come animatore, ma avevo 3 ore di pausa pranzo. E l'unica panchina disponibile era nel parco giochi... Tra tutti i casini che facevano, Magic no, non lo conoscevano, e quando ho trovato un 16enne in grado di giocarci, con il quale ho fatto qualche bella partita dove perdevo immancabilmente perchè sono io stesso uno dei noob alla base della piramide, (ma proprio al livello infimo perchè so come si gioca ma non possiedo nemmeno una carta) credevano tutti che Magic fosse una copia di Yugi-Oh... Chi le fa crescere come si deve queste nuove leve che un giorno pagheranno la nostra pensione? Hulk, hai fatto bene a liberarti di loro, mantieni i contatti solo con quelli di un livello "superiore" (e con il dindarolo pieno) per introdurli nel mondo dei fumetti con maggiore consapevolezza (e spesa). Tra l'altro con questo mi hai dato una mezza idea per un post sul mio blog... Ti rimando a quello, quando sarà pubblicato, per sapere un tuo parere. Magari ti darà una mano dal punto di vista economico... Tu le vendi le carte da Uno?

Ketty Formaggio ha detto...

Secondo me hai fatto bene a dare uno stop. Mi raccomando, continua a venderle quelle carte.
Fai più incontri con i fumettisti, no? ^___^ Così riempi per bene quei tavoli...

HulkSpakk ha detto...

ma si ketty, ci si sta organizzando per 6 incontri l'anno ;)

Anonimo ha detto...

Ho seguito la storia in background, ed ero sicuro che sarebbe finita così, anzi lo speravo. Non fraintendere, ma secondo me non hai mai ricevuto neanche un "grazie" per lo spaccamento di maroni che hai dovuto accollarti per un semplice gioco (senza sminuirlo) che frutta relativamente poco, anzi credo che dalla maggior parte dei giocatori di magic, heroclix ecc. hai ricevuto solo pretese e "fregature", quindi a mio inutile parere hai fatto la cosa giusta.

Anonimo ha detto...

Mah, comunque non sono poi tanto sicuro che tu abbia fatto la cosa giusta. Avresti potuto fare una cernita e tenerti la gente che non spaccava i maroni, non penso poi che non spendessero neanche un euro, quindi qualcosa l' hai pur sempre rimessa. Erano sempre dei potenziali clienti, o no ?
Pero' se hai deciso cosi' probabilmente hai fatto i tuoi conti perchè se cosi' non fosse come fai a recuperarli ? (intendo i giocatori, i potenziali clienti...)
Anonimous

HulkSpakk ha detto...

@ Anonimous:
> non penso poi che non spendessero neanche un euro, quindi qualcosa l' hai pur sempre rimessa.

E' questo il punto.
C'è sempre qualcuno che sa fare i conti meglio del diretto interessato.
Un po presuntuoso, ma affascinante.

> Erano sempre dei potenziali clienti, o no ?

Un "potenziale" cliente è uno che potenzialmente, quindi nella migliore delle ipotesi, diventa cliente. "Migliore delle ipotesi" lascia presupporre anche una "peggiore" delle ipotesi.
Io è di questa che parlo nel post.

Poi cmq di clienti ce ne sono a iosa in ogni settore, ma se il numero di questi e la loro spesa confrontate alle spese di chi offre il servizio (spese di varia natura) sono in passivo, il fatto che siano "clienti" non aiuta affatto, perchè prima di tutto sono "insufficienti" a gestire la macchina degli affari.

> Pero' se hai deciso cosi' probabilmente hai fatto i tuoi conti perchè se cosi' non fosse come fai a recuperarli ? (intendo i giocatori, i potenziali clienti...)

Recuperarli?^^
Vedi che non sono pazzo :)