martedì 18 dicembre 2007

Le Graphic Novel



Non passa giorno che non passi un passante a chiedere un fumetto che non sia un banale "fumetto", ma qualcosa di più, una graphic novel, o addirittura un "volume".
La parola "fumetto", diciamocelo, fa cagare.

Se ne è discusso tanto e siamo arrivati alla conclusione che da quando i fumetti alla "Maus" sono diventati delle "graphic novel" se ne vendono molti di più. Effettivamente quando erano solo dei fumetti non avevano tutto sto fascino.

Ho preso due fumetti e ho fatto un esperimento, zitto zitto, senza dirlo a nessuno.
I due fumetti sono "Little Star" della Bottero e "Pulp Stories" della BD.
Ho presentato il primo come "graphic novel" e il secondo come "un fumetto cazzuto che ha fatto scuola negli anni 90 ed ora è raccolto in volume ed è fatto da autori con i contro cazzi".
Little Star ha vinto per 9 copie a 2.
Poi oggi propongo Pulp Stories come graphic novel e se lo comprano.
Un nome figo rivaluta il soggetto, non c'è niente da fare.

Come i vecchi guardoni che diventano "vojeur" che suona così figo che quasi quasi lo faccio pure io, o "quelli delle multe" promossi ad "ausiliari del traffico".
Come le lumache che finchè erano cozze di terra non se le inculava nessuno e da quando sul menù le segnano come "escargot" le paghi 40 euro a porzione.
Come le mignotte che finchè son "mignotte" stanno 20 euro a botta ma quando sono "escort", ehhh, ad averne...
Come quelli chiusi per trent'anni nel polmone d'acciaio, che non sono sfigati che dio ce l'ha con loro, sono dei fantastici "diversamente abili".
Abili a spostare la testa da frontale a destra e da destra a sinistra, per tutta la vita senza dire una parola, perchè sono anche muti.
Scusate, volevo dire "abili a stare zitti".
O "diversamente abili a parlare".

Cambiare termine per intendere qualcosa, non cambia quel qualcosa, ma probabilmente cambia qualcosa nel "pensiero bene" di chi vuole intenderlo.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

hulk ti conosco troppo bene, ma ci son volte che mi stupisci. questa è una di quelle. complimenti perchè anche nelle stronzate scrivi bene. questo topic non è una stronzata.

Jack Daniel's ha detto...

La minestra è sempre la stessa, cambia solo la confezione.
Hai dimenticato gli operatori ecologici e i collaboratori scolastici nella lista... Hai notato però che più lungo è il nome per descrivere una cosa più è semplice il concetto da esprimere? E te lo dice uno logorroico... :D

Anonimo ha detto...

gran bel post max =)

Antani Comics ha detto...

il che dimostra che la gente legge -e fa altre cose- per categorie, preconcetti e partito preso.
ti piace Naruto, non cerchi "fumetti d'avventura", ma "altri manga"...

Enrico G. ha detto...

Molto spesso la psicologia della percezione funziona per preconcetti vecchi come il mondo tipo BELLO = BUONO ed il Marketing si basa fondamentalmente su questo.... Grandi inganni, grossi incassi e grasse risate...

Poi Graphic Novel fa figo, yuppi, rampante e con la sciarpina misto cashmere/misto seta che altro non è se non un cazzo di fumetto che inizia a pagina uno e finisce all'ultima pagina...

Comunque se così funge come carburante per le vendite vai di "GRAPHIC NOVEL" anzi mo me lo scrivo pure sulle mutande va!