"Se sei un pollo sei un pollo, mangi sassi e spesso finisci fritto o lesso, ma prima ti tirano il collo.." [Gruff - La similitudine del verso]
Le differenze tra fumetto e libro.
Ovvero: perchè vostra zia è convinta che voi siate dei pirla.
Il lettore di Libri non li guarda in controluce per vedere se hanno una riga tra pagina 212 e pagina 328.
Il lettore di Fumetti riconosce le impronte digitali del magazziniere addetto all'inscatolamento e pertanto pretende che il fumetto debba costare di meno perchè usato.
Il lettore di Libri non chiede sempre uno sconto.
Il lettore di Fumetti ha la richiesta di sconto di default. Se non ce l'ha, ha la tessera a punti.
Il lettore di Libri non sa se il suo autore preferito, oggi, ha cagato verde. E nemmeno gli interessa.
Il lettore di Fumetti compra un fumetto in base al suo colore preferito.
Il lettore di Libri non chiede il volume 24 della Saga che sta seguendo, se questa si è conclusa al 5.
Il lettore di Fumetti è così avanti che non solo ti chiede il numero 24 della saga che sta seguendo *anche* se questa sta ancora al 5, ma racconta anche all'autore come finisce.
Il lettore di Libri non chiede uno sconto.
Il lettore di Fumetti non chiede uno sconto. Lo pretende.
Il lettore di Libri non sa se la moglie del negoziante presso cui si rivolge è bionda naturale o rifatta.
Il lettore di Fumetti sa se il marito della bionda ha una fumetteria.
Il lettore di Libri non puzza anche in inverno quando ci sono -10 gradi.
Il lettore di Fumetti si crede un Gremlins.
Il lettore di Libri sa che se ruba un libro è reato. Il lettore di Libri sa che anche se ruba un fumetto, è reato.
Il lettore di Fumetti trova giusto rubare un fumetto se ne ha appena comprato un altro.
Il lettore di Libri non la prende sul piano personale se quel personaggio muore. E no, "Misery non deve morire" non fa testo.
Il lettore di Fumetti legge l'Uomo Ragno in attesa che schiatti Zia May.
Il lettore di Libri non si veste da Divino Commedio.
Il lettore di Fumetti si veste da Sailor Moon.
Il lettore di Libri ha una vita e degli amici di nome Mario, Giovanna, Luca e Luana.
Il lettore di Fumetti ha una vita (su Second Life) e tanti amici di nome Xandru, Hina, Zapp e HulkSpakk
34 commenti:
Sono un Lettore di Libri della categoria "Avido Bevitore", nel senso che li bevo tutti d'un fiato. E sono contento di esserlo. Esiste qualcosa di analogo tra i Lettori di Fumetti? Tipo quelli che li fumano arrotolandoli.
C'è anche la categoria "Annie Wilkes", ovvero la "Fan Numero Uno" di Misery?
La differenza tra un libro ed un fumetto è anche che in proporzione un libro costa molto meno di un fumetto senza essere qualitativamente inferiore.
Un libro fornisce un'emozione più di fantasia mentre col fumetto la fantasia viene un po' pilotata dalle immagini.
Cerchi dei motivi per trasformare la tua fumetteria in una libreria?
Mi sa che ti dice male perchè se ci sono poche persone che leggono fumetti ce ne sono ancora meno che leggono libri.
@ Anonimo: 2 cose.
1) il fatto che tu legga meno libri che fumetti è un problema solo tuo che non si ripercuote sul piano nazionale, dove i libri vendono infinite volte più dei fumetti.
2) A me fa piacere che leggi il mio blog, lo colori con le tue fantasie rocambolesche, lo pennelli di congetture buttate lì per lì, e leggere prima i tuoi post e poi gli insulti che si prodigano nel farti tutti gli altri utenti, è un toccasana per la mia ilarità, ma mi chiedo, perchè prima di leggermi non ti fai una bella sega, così ti rilassi un pò? Se poi scopri che ti piace e decidi di leggere comunque il blog, dato che questo non si sfoglia e le mani sono libere, quelle dita, ficcatele nel culo.
Sì, anch'io ti voglio bene Hulkettino!
Nel post si dice che il lettore di fumetti chiede sempre uno sconto.
Il che è ridicolo considerando che in media i fumetti costano pochi euro a copia.
Però se un cliente ti compra 25 euro di fumetti tutti insieme uno sconto sarebbe giusto chiederlo, no?
Anonimo: "Però se un cliente ti compra 25 euro di fumetti tutti insieme uno sconto sarebbe giusto chiederlo, no?"
Specifica il significato di "giusto".
Sì, hai ragione, "giusto" non è il termine esatto, volevo dire "corretto".
Anzi, mi correggo nuovamente.
Non sarebbe "corretto" chiedere lo sconto ma sarebbe "corretto" offrirlo direttamente da parte del venditore.
E questo vale per tutte le attività commerciali (quindi quando compri il pane, il latte, la giacca, i preservativi, la droga, il biglietto del treno, i libri, lo shampoo, i dvd, le puttane, la birra) o solo per il fumetto?
Lo chiedo perchè se non ho capito male io sono l'unica persona "corretta" in italia. Io e gli altri fumettari intendo :)
Beh, sì.
Vale per tutto in effetti.
Tutto quello che ha un costo rilevante almeno.
E' chiaro che se compro una pagnotta la pago per intero mentre se compro un intero cesto di panini il fornaio me li vende a meno.
Io non chiedo nulla è lui che mi offre la merce a prezzo scontato dato che gliene compro un certo quantitativo.
E questo vale per tutto... latte, giacche, preservativi, droga, biglietti del treno ecc. ecc.
Per i libri poi è ancora meglio.
Di solito si riesce sempre ad avere uno sconto di almeno il 10% del prezzo di copertina anche comprandone uno solo.
Poi ci sono le cose che non possono essere scontate.
Ad esempio la benzina!
In questo caso però c'è sempre la concorrenza e basta andare da chi, pur non facendoti sconti, ti fa pagare meno la merce.
La fumetteria dove mi servivo quando compravo 25 euro di fumetti in una sola volta non solo mi faceva lo sconto (senza che fosse richiesto) ma mi ringraziava anche e mi augurava di tornare presto per le altre novità.
io sono di un'altra razza, non ti chiedo sconti ma ti rompo i coglioni :-P
Boh, 25 euro di fumetti in una volta sola non mi sembra un cifra così rilevante da giustificare un trattamento di favore..
Al contrario quando ne ho spesi 230 in una volta sola Hulk mi ha riempito di omaggi!
@Pera
Sono d'accordo con te.
Quando si compra un certo quantitativo di merce è "corretto" che ci sia uno sconto (anche se in forma di omaggi).
Il fatto dei 25 euro di fumetti era perchè è una cifra paragonabile al costo di un libro sul quale si trova molto facilmente uno sconto del 10%.
Questo da parte del consumatore.
Da parte del venditore non so se, ad esempio, la percentuale di guadagno sulla vendita di un libro sia superiore o inferiore a quella di un fumetto...
E comunque sui biglietti del treno col cazzo che ti fanno lo sconto!
Imho, pretendere lo sconto per un fumetto, è uguale a trattarlo come "inferiore" agli altri mezzi di comunicazione (film, libri, musica).
Oltretutto non è *assolutamente* corretto. Al contrario, è una mancanza di rispetto in chi lavora e sta dall'altra parte del bancone.
Io per esempio, quando mi chiedono lo sconto mi chiedo "ma questo qua quando compra il caffè lo chiede lo sconto?" e poi penso "ma perchè le mie ore di lavoro devono essere meno importanti di quelle del barista? O del pizzaiolo? O del ristoratore? O della puttana?"
Poi ci penso. Ah si, io vendo solo fumetti.
Roba di nessun valore.
@ anonimo :
non ci posso credere... riesci a creare polemica su qualsiasi cosa..se non hai nulla di cortese da dire allora dovresti tacere!
...concordo pienamente con quanto detto da hulk...! devo amettere, però, che mi turba l'immagine di anonimo che legge il blog con le dita nel culo... :P
@Pera
Una volta esisteva una specie di abbonamento chilometrico per i biglietti del treno, ad esempio compravi 10.000 Km da usare come volevi ed ovviamente erano a prezzo scontato.
Adesso non so se ci sia una promozione del genere o meno, comunque i servizi statali e la parola "corretto" non sempre si trovano in accordo.
@ yakul
ottimo intervento costruttivo, prenderò nota dei consigli. ;)
@Hulk
Io non credo che chiedere uno sconto per qualcosa significhi ritenerla un prodotto inferiore.
Come dicevo prima è tutta una questione di cifra.
Mi spiego.
Se un CD musicale costa 35 euro ed è molto difficile trovarlo scontato succedono due cose:
1) La gente non lo compra.
2) La gente lo prende piratato.
Idem per i film.
Se ci fai caso, però, esistono un sacco di posti sia in internet sia negozi tipo ipermercati che offrono cd e dvd a prezzi scontati o con delle promozioni tipo 3x2.
Come mai questo genere di promozioni non si può applicare al fumetto?
Semplice, perchè il fumetto, oggettivamente parlando, costa poco.
Come si fa a chiedere lo sconto su un prezzo di 3 euro?
E' normale da parte tua risentirti se qualcuno lo fa, sono d'accordo con te.
E' la stessa cosa che capita per chi vende caffè. Quanto costa? 80Centesimi? Come si può chiedere uno sconto su una tale cifra?
Con uno sconto del 10% lo pagheresti 72 Cent.
Non è un gran risparmio, no?
Se si parla di alte cifre, però il discorso cambia!
Se vai da un ristoratore da solo è un conto, se ci andate in 20 sul conto unico è lecito chiedere ed ottenere uno sconto.
Ad esempio i prezzi del ristorante per un matrimonio si contrattano prima e, di solito, procapite si ha un prezzo inferiore.
Così dovrebbe essere anche per i fumetti.
Se compro 25-30 euro di fumetti non dovrei nemmeno chiederlo lo sconto, dovrebbe essere una cosa che "correttamente" il negoziante fa.
Come dicevo prima la cifre di 25 euro equivale a quello di un buon libro appena uscito, anche così si trova già con lo sconto almeno del 10%.
Dato che i fumetti non sono da meno dei libri le persone si aspettano un pari trattamento.
Riassumendo l'equazione dovrebbe essere questa:
spendo poco = sconto nullo.
spendo molto = sconto automatico.
Potrei essere daccordo (se non avessi mai lavorato in vita mia), se non fosse che la tua concezione di "molto" equivale alla mia di "totale nullità".
Insomma, io per meno di 10 euro nemmeno mi alzo per andare a prendere un caffè offerto.
"Molto" non può essere 25.00 euro o ad alcuni clienti dovrei fare un pompino a settimana e dargli il culo due volte al mese.
Se 25.00 euro fosse "molto" io sarei ricchissimo e i bambini africani con le mosche in faccia, benestanti.
Se a 25.00 euro corrispondesse lo sconto automatico del 10% la vita costerebbe *infinitamente* meno.
Direi pertanto che l'equazione corretta è questa:
spendi poco = niente sconto e non rompi le palle.
spendi molto = niente sconto.
Chiedo lo sconto sui commenti. Ogni 10 righe, cancellatene una. E ogni 4 post, uno in regalo.
Sulla teoria degli sconti entrano in gioco non solo le variabili di quantità di merce acquistata e della simpatia del venditore e del compratore. Bisogna tener conto:
a) della tipologia di merce acquistata. Se è bene di largo consumo o bene di lusso per esempio.
b) i margini di guadagno nei vari passaggi di mano. E le tasse applicate. Quanto costa una cosa all'origine e quanto è rincarata alla fine incidono molto sulla possibilità di rosicchiare il prezzo.
c) il livello di confidenza tra venditore e compratore. Se uno viene a fare la spesa da 15 anni nel mio negozio, è cortese e amichevole, magari gli tolgo qualcosa dal totale, gli arrotondo i centesimi se proprio sono tirchio. Se è la prima volta che lo vedo, paga cifra intera. Anzi, se è antipatico ci faccio anche la cresta.
d) varie ed eventuali (non può mancare da un elenco...)
Detto questo, il paragone tra fumetto e libro salta. Ognuno dei prodotti rientra in una sua nicchia commerciale. Ha uno scaffale a sè. I parametri cambiano totalmente. Avrai sconti sui fumetti solo se comprerai una collezione completa di qualcosa su Ebay. E gli sconti sui libri li fanno in automatico le case editrici per far vendere di più o per liberarsi di avanzi di magazzino. Non li decide il negoziante e non li chiede (esige) il cliente. O paghi la cifra richiesta o fai a meno di comprare. Con buona pace di chi sta dall'altra parte del bancone.
@Hulkspakk.
Ok, hai reso l'idea perfettamente.
Magari però una politica un po' meno aggressiva potrebbe svilupparsi in un volume di vendita maggiore nel tempo.
@ Jack Daniel's.
Non è proprio così.
Come dicevo prima, lo sconto del 10% lo trovo facilmente anche sui libri appena usciti mentre gli avanzi di magazzino addirittura li compro a peso!
Per quanto riguarda il resto e, cioè, quanto hai scritto sui beni di lusso, sulla tasse applicate, sul costo d'origine ecc. sono tutte cose giuste e valide ma che alla fine non trovano una giustificazione.
Ad esempio se all'origine un fumetto costa 100 ed Hulk lo rivende a 150 non può permettersi uno sconto di 30 perchè altrimenti i suoi guadagni sarebbero ridottissimi e, come dice lui con un'immagine molto pittoresca, per quella cifra non si alza nemmeno per prendere un caffè.
Tuttavia se di fumetti ne vende 100 ad una persona per un totale di 15000 allora uno sconto può anche farlo dato che di ritorno non ha solo la vendita ma il capitale tutto in una volta con tutto quello che ne consegue.
L'equazione che è valida da sempre e non solo in Italia ma in tutto il mondo è sempre la stessa:
singola unità = prezzo pieno.
millemila unità = sconto.
Ovviamente c'è sempre l'eccezione che conferma la regola... -_-'
@ Anonimo
A parte che la differenza fra molto e poco è abbastanza opinabile. Quand'è che dei chicchi di grano iniziano ad essere un mucchio? Quando sono 3? 4? C'è un punto, limite, confine oltre il quale si può fare una distinzione?
Quando vado a comprare da Max, se tipo mi abbuona 70 centesimi, insisto per darglieli perché so che dei 50 € che gli do, solo un terzo circa gli entreranno in tasca, e da quei soldi dovrà pagare anche le spese di gestione del negozio.
Non capisco quindi perché dovrebbe farmi uno sconto, e anzi, già il sistema delle tessere a punti mi sembra un grosso sacrificio.
Quando ho iniziato a leggere fumetti, mi fornivo oltre che da Max da un'altra fumetteria a Lecce. Premesso che neanche questa facesse sconti, perché pensi che abbia scelto uno e abbandonato l'altro? Perché Max, al di là del rapporto personale che può essersi instaurato o no, mi servisce un servizio professionale. Perché se gli chiedo di mettermi dei volumi da parte, lo fa, posto che non approfitti di questa sua gentilezza tornando dopo due anni :D. Perché in quanto negoziante si rivolge a me con professionalità, e non come l'altro (di cui non voglio fare il nome per non fare cattiva pubblicità. Tanto non è che si evinca a chi io mi riferisca.) che faceva profondi salamelecchi finti come il sorriso del membro della P2 tessera 1816 quando entravo. Perché Max ha una conoscenza del fumetto sufficiente a valergli la competenza necessaria, e di certo se gli chiedo un consiglio su cosa leggere non mi tira in ballo cavolate come Dragon Ball o Naruto ma Taniguchi, e scusate se la differenza è abissale :D
Ora mi chiedo: perché i commenti (mio compreso) divergono in tal misura dall'argomento del post? Anonimo, se vuoi commentare, dovresti farlo nel contesto, e non al di fuori di esso.
Riguardo ai tuoi pochi commenti in topic, gli sconti sui libri del 10% anche sulle novità (normalmente sono del 15, non del 10) li trovi negli ipermercati, che possono permetterselo perché:
1) comprano in GROSSE quantità;
2) ogni articolo dell'ipermercato è civetta, sirena, specchietto delle allodole o come lo vuoi chiamare per il resto degli articoli: se tu vai a comprare l'intera produzione di Borges in un ipermercato (sempre che la si possa trovare ._.), risparmierai probabilmente una decina di euro in tutto, ma visto che sei lì ti fai un giretto, e riempi un carrello di cose di cui non pensavi di aver bisogno. Pensi che se un fumettaro qualsiasi avesse un negozio strutturato in questa maniera non utilizzerebbe la stessa tecnica? Ma se poniamo che il nostro caro HulkSpakk facesse lo sconto del 20% su ogni titolo per accaparrarsi clienti su clienti, da dove ricaverebbe il liquido che perde dallo sconto? La gente si mette ad acquistare le 2 magliette e i 3 poster che ci sono?
È facile addurre argomentazioni convincenti se per faziosità si tralasciano volutamente alcuni particolari, solo per tirare acqua al proprio mulino, o no?
La differenza fra libri e fumetti poi non sta solo nel prezzo o del modo in cui la fantasia viene o meno pilotata (mi riferisco al tuo primo commento).
Non vedo proprio uguaglianza fra libro e fumetto: sono due medium differenti! Un po' come se si parlasse degli anime come "manga in movimento"... che cazzata è? Gli anime o i cartoni animati hanno più a che fare col cinema (anzi, sono cinema) che coi fumetti, perché è il modo in cui se ne fruisce che è differente. E il fumetto ha più a che fare con la pittura che con la letteratura. Se tu avessi letto bene il post, HulkSpakk non parlava DAVVERO di differenze fra libro e fumetto, ma di differenze fra lettori di libri e fruitori di fumetto (il termine lettori per chi acquista fumetti è un po'... inesatto). Perché se davvero avesse voluto parlare delle differenze fra libri e fumetti non avrebbe neanche dovuto cominciare. Sono due medium differenti... Libro = parole. Fumetto = immagini e parole che si accompagnano senza che nessuna delle due tecniche sia ridondante (vabbe', i fumetti brutti tipo i manga dozzinali o i comic supereroistici da due soldi non lo fanno, ma qui si sta parlando di un mondo ideale).
Parli di fantasia pilotata da una parte e non pilotata dall'altra. Dici sul serio? Un libro non ti pilota la TUA fantasia visto che stai vivendo le emozioni (chiamale così, se vuoi (c) Mogol) tramite la fantasia DELLO SCRITTORE! O vuoi dire che la tua fantasia è più stimolata dal fatto di non vedere i volti dei personaggi? Ehi, credo che le closure fumettistiche richiedano uno sforzo maggiore di immaginazione. Questo se leggi gli Hernandez, tanto per dire, non se leggi i manguccini dove ogni azione ha bisogno di essere descritta per tavole e tavole solo per allungare il brodo o perché i mangaka in questione non sanno fare fumetti (prendo in considerazione i manga perché ormai sono dappertutto, e buonagrazia se fossero quelli davvero validi, invece di stupidate per ragazzini che pensano che le polluzioni notturne siano aver scopato. En passant, ma quanto deve essere stupido uno come Kishimoto per essere orientale e NON SAPERE COSA CAZZO SIANO I CHAKRA???)
Due domande, Anonimo: quando vai a fare la spesa in un ipermercato (Ipercoop, Carrefour, Iperstanda, etc) e vai alla cassa col carrello pieno, posto che lo sconto è solo su alcuni prodotti civetta, chiedi poi lo sconto? Voglio dire, sono delle multinazionali, hanno un giro d'affari immenso, non sono un privato che per sbarcare il lunario fa la maitreusse da glory hole (scusa, Max. Avrei giurato che non l'avrei mai detto, ma... so che capirai): farti lo sconto di 5 € su una spesa di 200 € non dovrebbe essere una grossa perdita.
Sempre ammesso che tu abbia un lavoro non da dipendente, tu lo fai lo sconto? :)
@Prigioniero.
Innanzitutto vorrei dire che sulla professionalità e cultura di HulkSpakk non ho mai detto nulla.
Se l'ho fatto, ed al momento sinceramente non ricordo, è stata una cosa involontaria o dettata da qualche provocazione.
Quindi tutta la prima parte del tuo post dove gli lecchi i piedi sperando di ingraziartelo sono fatti tuoi che io non voglio nè mi interessa sapere.
Inizio quindi a risponderti da dove mi redarguisci per i miei commenti all'infuori del topic.
Innanzitutto il topic si intitola: "Le differenze tra fumetto e libro" e, quindi, anche il prezzo ci sta come differenza no?
In più nel topic si parla degli sconti e delle persone che lo richiedono.
Quindi mi sembra di essere coerente col topic (anche se magari posso dire cose che non tutti condividono).
Vorrei poter dire lo stesso della prima parte del tuo post.
Per quanto riguarda lo sconto sul libro che gli ipermercati fanno per far si che i consumatori comprino anche altre cose credimi che i prodotti "civetta" sono ben altri; stai sopravvalutando l'importanza che gli Italiani danno alla lettura.
Comunque sia lo sconto sui libri lo trovo da tutte le parti, non solo al supermercato.
Per quello che riguarda il fatto che ho scritto che il libro fornisce un'emozione più di fantasia mentre il fumetto
meno... amen, è una mia opinione: non ti piace? Ok, ci sta pure.
In quanto cosa soggettiva rispetto la tua opinione, senza problemi! :)
Rispondo alle ultime due domande:
1)No, alla cassa del Carrefour non chiedo lo sconto, probabilmente perchè ho nel carrello diversi prodotti già scontati (rispetto a comprarli da altre parti).
Quindi non vedo il motivo di chiedere lo sconto sullo sconto.
2)Se qualcuno mi comprasse un certo quantitativo di fumetti sì, farei lo sconto senza aspettare che sia il cliente a chiederlo.
Ma questo non vuol essere un rimprovero a Hulk, ognuno si comporta come meglio crede con la sua attività.
1) Titolo e corpus sono due cose diverse... tanto è vero che il primo che commenta, Jack Daniel's, risponde coerentemente con le tipologie descritte da HulkSpakk
2) Non gli lecco i piedi. Gli lecco il culo. Perché visto che non fa sconti, quale migliore cosa? Sei cosciente del fatto che si possa stimare una persona perché nel suo piccolo è un eroe? O bisogna solo alzare altari ai Grandi della Storia? Io rispetto Max per quello che fa, e probabilmente fossi al posto suo mi sarei rotto le palle di agire così e mi sarei riempito il negozio di mangacci di merda e avrei organizzato tornei di carte per farmi il pubblico, e fanculo alla coerenza interna. Se poi tu ogni volta che lodi una persona lo fai per ingraziartela e non per esprimergli un sentimento di apprezzamento, che te devo di'...? :D
3) Sull'in-topic della mia risposta, ehi, ho risposto alle tue stesse cose :D Il post era sulle tipologie di lettori (se ti fossi preso la briga di leggerlo) e non sui due medium. Se io ho cannato è perché l'hai fatto tu.
4) Sui prodotti civetta: leggi nuovamente. Dico che TUTTI i prodotti di un ipermercato sono prodotti civetta, perché tu lettore di libri che vai a comprare i libri negli ipermercati già che sei lì compri un aspirapolvere, e la massaia che è andata a comprare un aspirapolvere compra un libro della Tamaro. Quindi continui a fare quello che ti "rimproveravo" prima: usare solo informazioni e dati incompleti per tirare acqua al tuo mulino. Anche io lo facevo. Quando avevo 7 anni e sapevo di avere torto. Ah, l'ultima frase è capziosa, ma almeno io lo affermo :D
5) Mi diresti dove si trovano gli sconti sui libri? Tessere escluse, eh!
6) Libri, più fantasia, fumetto, meno fantasia... soggettiva? Un par di palle :D Probabilmente leggi i libri giusti e i fumetti sbagliati, che dirti? Sarebbe un po' come dire che i film ti fanno lavorare la fantasia meno di un libro perché ci sono attori, scenografia e tutto. Immane cazzata delle dimensioni di un Giuliano Ferrara. Dimmi se un film di Lynch ti fa lavorare il cervello meno di un racconto di Borges...
Stai mettendo a confronto due medium diversi e pretendi di dire come agiscano sulla tua componente immaginativa ponendoli sullo stesso piano. Il libro non ha immagini, ma non può permettersi il lusso delle closure, né puoi dirmi che le immagini di un fumetto siano da accompagnamento al testo. Le immagini di un fumetto (se ben fatto) richiedono un'interpretazione abbastanza complessa, e sai perché? Perché nella realtà ti troveresti davanti alla stessa situazione. Perché su un libro scrivi "Cunegonda sorrise enigmaticamente", mentre su un fumetto vedi Cunegonda che sorride enigmaticamente, ma, se il disegnatore è bravo, non sai se stia davvero sorridendo enigmaticamente o se è una pippa mentale tua. Fatto che chiunque abbia vissuto un'esistenza almeno in parte dovrebbe conoscere :D
Una tua opinione sarebbe: mi piacciono più i libri, oppure mi piace più il cinema disegnato di quello dal vivo. Perché nel primo caso stai esprimendo una preferenza fra due medium secondo il tuo gusto estetico, nel secondo stai scegliendo fra due emanazioni di uno stesso medium (i cartoni animati/anime sono cinema, non sono fumetti/manga). Se tu invece esprimi un giudizio assoluto su due medium che si comportano in maniera differente, allora si tratta di cosa oggettiva e non soggettiva. I medium sono differenti quando hanno tecniche differenti. Con un film posso darti un pensiero grottesco facendoti vedere degli omaccioni vestiti con dei tutù rosa che sbranano un simil-Woody Allen mentre in sottofondo c'è il Volo Del Calabrone. In letteratura o ti descrivo la scena e ti dico anche che come sottofondo c'è il Volo Del Calabrone (ma questa sarebbe cattiva letteratura, come chi fa fumetti cinematografici o letterari) o trovo un'altra maniera di farlo.
7a) Il "posto che lo sconto è solo su alcuni prodotti" è andato perso? Uhm...
7b) Che lavoro fai e dove? Mi servirò da te :D
Quello che ad Anonimo continua a sfuggire è che quando in libreria ci sono gli sconti su Mondadori è la Mondadori stessa che fa lo sconto e lo gira al negoziante che lo gira al cliente.
Quando una fumetteria fa uno sconto dell'X% al cliente, è un X% che sta togliendo al proprio fatturato.
Ma non è colpa di Anonimo se cade in questo errore, capita a tutte le persone saccenti.
Paragonare le due cose non ha senso perchè ben distinte e con dinamiche di marketing completamente diverse come diverso è il loro giro di affari.
Ad ogni modo sarei curioso di sapere chi è il fumettaro che si è caricato come cliente una rottura di balle infinita come te :D
Nel mio negozio non avresti fatto un metro.
P.S.
Alanmoore mi lusinga non perchè voglia lo sconto, ma perchè mira alla mia ragazza.
Che non avrà mai.
E nemmeno la mia ragazza.
A parte la battuta che col pronome relativo ti è uscita male (avresti dovuto usare una congiunzione o niente, perché il "che" si ricollega all'ultima parola, pirla!), sappi che ho perso dei punti la volta scorsa ma mi rifarò!
Ho perso la battaglia, non la guerra. E anche se in amore e guerra tutto è lecito, non userò mai le cose che so di te per metterti in cattiva luce ai suoi splendidi occhi (Illa, se stai leggendo, non ti dirò niente. Ti darò solo degli indizi: pangolino nano del Borneo, rimming, Sonata al chiaro di luna, rimming 2 con aceto balsamico, geronto-scopofilia, e passeggiata zampa nella mano al chiaro di luna)
crashhhh........le mie illusioni sono precipitate.......................................... :(
yakul, 2 sono i casi:
1) miravi anche tu la splendida Illa, in qual caso: abbassa le tue mire;
2) sei la Illa: non abbassare niente, per carità!!!! :D
@ Prigioniero.
1) Titolo e corpus sono due cose diverse...
Sì, hai ragione.
Infatti spesso mi capita di comprare "La gazzetta dello sport" e ritrovarmi con una rivista di moda.
Aspetta, prima di rispondermi con un papiro di parole sappi che è una battuta, si fa per ridere!
2) Non gli lecco i piedi. Gli lecco il culo.
Sì, hai ragione. Errore mio.
3) Sull'in-topic della mia risposta, ehi, ho risposto alle tue stesse cose.
Ok, ok, non c'è bisogno di giustificarti, lo perdoniamo vero Hulk?
Massì, dai... oggi sono buono!
4) Sui prodotti civetta: leggi nuovamente. Dico che TUTTI i prodotti di un ipermercato sono prodotti civetta.
HAHAHAHA...magari!
Se fosse così sarebbero tutti megascontati! Sai che affari!!!!
5) Mi diresti dove si trovano gli sconti sui libri? Tessere escluse, eh!
Fatti un giro con Google.
6) Libri, più fantasia, fumetto, meno fantasia... soggettiva? Un par di palle :D
Probabilmente mi sono espresso male.
Dire che una cosa è "soggettiva" significa che assume un significato diverso a seconda di chi la riceve.
Per esempio non si può dire che una canzone sia bella o brutta perchè il giudizio ed il conseguente metro di misura è personale e varia a seconda dell'individuo che la sente.
Adesso che ho chiarito il significato della parola sono convinto che converrai con me che lo stimolo della fantasia che può provocare un libro rispetto ad un fumetto sarà più ampio per alcuni soggetti e meno per altri.
In poche parole è una cosa "soggettiva".
La 7a) non l'ho capita.
7b) Che lavoro fai e dove? Mi servirò da te :D
Sarei felicissimo di avere clienti come te che alla proposta di uno sconto rifiutano sostenendo che guadagno già poco così!
Sei lo stereotipo del cliente perfetto.
@ HulkSpakk.
Chiedo scusa se sono sembrato una persona saccente.
Grazie per avermelo fatto notare.
Purtroppo, però, il discorso è stato un po' viziato dallo sconto del 10% o più sui libri che non centra assolutamente nulla su quanto continuo a sostenere.
Evidentemente, l'interpretazione sbagliata (per mia colpa) dei miei post ti ha portato ad una linea di ragionamento deviata.
Come ho già scritto in precedenza l'esempio del libro era solamente per giustificare una cifra di partenza (25 euro) per cui ad un cliente venisse offerto uno sconto.
Niente di più.
Quello che, invece, continuo a sostenere, anche sembrando saccente, è che se compro 25 euro (o di più, perchè no) di fumetti sarebbe corretto avere uno sconto mentre, di contro, non sarebbe corretto comprando una singola copia.
Il libro, ripeto, è un'eccezione (bellissima per altro) per cui riesco a prendere anche una sola copia con lo sconto.
Bene.
Abbiamo capito che con 25.00 euro vuoi uno sconto altrimenti per te il negoziante non è corretto.
Sticazzi.
Ora possiamo andare avanti e magari commentare il post (utilizzando una *tua* espressione che ti saresti dovuto auto-porre qualche giorno fa "Aspetta, prima di rispondermi con un papiro di parole sappi che è una battuta, si fa per ridere!")?
Perchè il post era per ridere e ora invece, per risollevare il mio umore da questa polemica sterile, come mi sarebbe piaciuto fossero i genitori di qualuno dei presenti, mi sto ascoltando l'ultimo di Albano e Romina.
Bene.
Abbiamo capito che con 25.00 euro vuoi uno sconto altrimenti per te il negoziante non è corretto.
No, non hai capito ma va bene uguale, mi sono un po' stancato di ripetere le stesse cose in modi diversi.
Dovrò fare un corso per imparare a spiegarmi meglio.
Lo so che il post era per ridere, speravo, però, che fosse uno spunto buono per una discussione un po' più seria.
Evidentemente, come mi avete fatto notare tutti in tanti modi anche poco simpatici, mi sbagliavo.
Capita.
umhh...direi che non sono tale illa...tanto meno vorrei conquistarla.......
non sono ammesse altre possibilità...??!!
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