giovedì 7 febbraio 2008

L'Hulklassifica

Cosa ci spinge a essere ciò che diventati?
Personalmente ci sono alcune cose che mi sono capitate tra le mani, senza le quali non sarei la stessa persona che sono oggi.
Ecco la classifica.


Al Quarto posto:


Il Conto dell'Ultima Cena
Un libro saggio, non c'è che dire. Mi ha insegnato a non soffermarmi sulle apparenze e a pormi sempre la domanda più importante di tutte, ovvero "chi cazzo paga?". Se Andrea Pinketts scrive un libro dove mi insegna a "non essere io", lo eleggo scrittore dell'anno.
E poi il "senso della frase".
Che dono.
Che superpotere.

Insomma, Pinketts si prende Mr. Fantastic e Martin Mystere e se li mette in tasca, loro e i loro pipponi del cazzo che alla fine non si capisce una sega. E' inutile avere il potere di allungarsi, caro Reed Richards, se non hai il senso della frase ed è inutile avere il potere di essere l'unico fumetto italiano a non farmi arrivare alla fine dell'albo se hai per spalla una scimmia di un'altra era se non hai il senso della frase, caro il mio Martino.



Al Terzo posto:


Preacher.

Insieme al suo creatore Garth Ennis, mi ha insegnato a pilotare le parolacce, senza le quali i discorsi non sarebbero altrettanto significativi. Diavola di una pizza con i funghi all'uscita! Io da grande voglio diventare come il Predicatore e conoscere più parolacce di Cassedy.



Al Secondo Posto:



Daniele Luttazzi.

I suoi spettacoli all'inizio mi facevano cagare. Cioè, ha una faccia come il culo, il sorriso di chi t'ha inculato e tu lo capirai solo quando sarà troppo tardi ed è così volgare che la nonna lo detesta.
Poi l'ho capito.
Non potrei fare a meno di Luttazzi: i suoi spettacoli sono dinamite, lui è un figlio di puttana assurdo e poi, cazzo, ha una faccia come il culo, il sorriso di chi t'ha inculato e tu lo capirai solo quando sarà troppo tardi ed è così volgare che la nonna lo detesta!
Di tanto in tanto mi devo sparare un 20 minuti dei suoi spettacoli, ma sto cercando di uscirne. Certe volte mi capita anche di beccarlo in tivù prima della successiva censura e sospensione, ma solo se sono fortunato.
Insomma, è sagace, pungente, figlio di sua madre che a vedere la faccia del figlio è chiaro sia stata stuprata da Schifani e dai suoi amici fattiapposta.



Al Primo posto:


Dj Gruff e il suo "O tutto o Niente"
Gruff ha stile.
Ogni volta che non capisco se qualcosa o qualcuno ha stile, lo paragono a Gruff. Quanto più si avvicina a Gruff tanto più a stile, tanto più si allontana da Gruff, tanto meno ha stile.
Non ci si scappa.
Gruff ispira questo blog ogni giorno perchè lui vi "porta serietà, mica le cagate", come il sottotitolo di "Storie di Nessuno".
Senza l'ispirazione che quest'uomo mi ha portato negli ultimi dieci anni, probabilmente io non sarei io.

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2 commenti:

Dani ha detto...

che dolce...

ilalà ha detto...

Non ho mail letto Preacher, nè Pinketts; dj Gruff...beh, di lui so qualcosa in più, e non mi dispiace; invece Luttazzi non lo reggo molto. fatto sta che se questi ti hanno plasmato e ora sei quello che sei, non posso che leggere qualcosa di nuovo, ascoltare un altro pezzo di gruff, e guardare luttazzi col sorriso di chi l'ha inculato!e lui lo capirà solo quando sarà troppo tardi.