sabato 14 gennaio 2012

Tre Giorni in Europa



Tre Giorni in Europa
è un fumetto di Antony Johnston e Mike Hawthorne. E' pubblicato in Italia da Bottero Edizioni ed è uscito abbastanza recentemente.
E' un fumetto rosa e la copertina non inganna, dato il colore.
La storia è piacevole e scorre bene, una lettura leggera, una commedia d'amore che non impressiona mai ma che nemmeno lascia delusi. Tutto sommato una bella lettura.
Ma non  voglio parlare della storia.
Quello che più mi ha colpito di questo volume è il lavoro svolto dall'editore nel confezionarlo.

1) L'editoriale.
Mi ha lasciato basito. Probabilmente per dare riasalto al valore della storia che pubblica, Bottero definisce incapaci gli sceneggiatori italiani (e stranieri) di scrivere storie d'amore. Usa termini, in una presentazione ad una storia rosa, indicata ad un target presumibilmente femminile e con voglia di dolcezza, come "scopata senza limiti", "scopa come e più di un film porno sotto acido" e semplicemente "scopate". Francamente come libraio mai e poi mai suggerirei questo fumetto a un/una quattordicenne innamorato/a, proprio per via del linguaggio usato nell'editoriale.
E' totalmente fuori contesto.
Sembra di leggere la prefazione a Preacher.
Riesce poi a spoilerare il finale della storia, e compiacersi di averlo fatto ("ho fatto uno spoiler? Ecchisenefrega").
Devo ammettere che anche io ogni tanto ho detto il finale di un film a un amico, per il gusto di farlo soffrire e non fargli godere il film, o non farglielo vedere proprio, in alternativa. Ma sono cose che succedono se l'amico ti tromba l'ex o dice a tua madre che fumi quando hai 14 anni. Poi però, cazzo, cresci.
Forse Bottero voleva assicurarsi che il fumetto non venisse comprato da nessuno, è l'unica spiegazione logica.
Ad ogni modo dopo lo spoiler (e dopo la botta agli sceneggiatori) se la prende con:

1) le fumetterie
2) i distributori
3) Naruto
4) poi di nuovo con le fumetterie

infine la smette perchè "poi se no la gente si offende".
...
...
...
Che persona sensibile.
Giusto per ricordarvi, siamo ancora nella prefazione di Tre Giorni in Europa, un fumetto rosa.
Ora, non voglio nemmeno entrare nel dettaglio.
Non mi interessa che cosa Naruto possa aver fatto a Bottero, se gli ha lanciato una stelletta ninja sulla cassetta della posta o se se gli ha fatto il cosplay a Lucca Comics.
Non voglio soffermarmi su come cazzo si permettano i librai a spendere i propri soldi come meglio credono anzichè comprare le robe di Bottero Edizioni.
Non voglio immaginare il complicatissimo ragionamento che spingerebbe i distributori a non ordinare Tre Giorni in Europa dopo che Bottero pubblica cose che poi non si vendono.
Ma mi chiedo piuttosto cosa gliene possa fregare al lettore di questo volume, o alla quindicenne innamorata, delle sue cazzo di beghe personali.
Non è tanto che il fumetto costa 15 euro, ognuno è libero di comprare una storia rosa al prezzo che gli pare se il prezzo di copertina è quello, è che facendolo paghi anche due pagine intere di sfogo personale sul mondo a fumetti, in toto.
Non gliene sbatte niente, rovina la lettura, lascia basiti, interdetti.

2) Il tempo di pubblicazione e gli errori di stampa.
 Ci risiamo.
Tre Giorni in Europa è stato distribuito ai primi di dicembre 2011. E' stato presentato su Anteprima 203. Per intenderci, ad oggi Anteprima (che è un mensile) è al numero 245. Stiamo parlando di 42 mesi fa. Stiamo parlando di più di 3 anni e mezzo di ritardo nell'uscita.
3 anni e mezzo per confezionare un albo che, attenzione, ha due pagine ripetute e due pagine assenti in tutta la tiratura. Un albo che, stando a quanto scritto sullo stesso, è stato stampato nell'ottobre 2011, ovvero uno o due mesi prima che andasse in distribuzione. E nessuno si è accorto che le copie erano tutte fallate? Nessuno ha sfogliato il volume prima che venisse distribuito?

Il problema non è da poco, perchè quando si ha la faccia per dare in una prefazione (ad una storia rosa) la colpa preventiva del perchè l'albo non venderà, a fumetterie e distributori ("poi lo so già che le fumetterie si limiteranno a lavorare sull'ordinato e quindi i distributori mi faranno ordini ridicoli, ma le cose vanno così nel dorato mondo del fumetto italiano, nei primi anni del XXI secolo*. Inutile aspettarsi che si guardi al di là del proprio naso o del Naruto del momento") il minimo che si può fare è rendersi intoccabili fornendo un prodotto inattaccabile.

"Ma certo, se le fumetterie non ordinano nemmeno una copia da tenere in negozio per farla vedere e conoscere ai lettori, come farai tu, potenziale acquirente di questo volume, a vederla, valutarla e poi comprarla?"

Già, come farai ad avere un volume con una prefazione pallosissima e fuori tema, con degli errori mastodontici che annullano il piacere della lettura, con un finale che spoilerato dall'editore stesso, e che, peraltro, esce con 42 mesi di ritardo (sull'ordine di quelle fumetterie che hanno svolto il loro lavoro per tempo e in maniera impeccabile)?
Ti potresti perdere questo gioiello della tecnica. Son problemi.
Il mondo è proprio difficile nei primi anni del XXI secolo nella penisola bagnata dal Tirreno e dall'Adriatico**.



* sta parlando dei primi anni del 2000 se non l'avete capito, rimbambiti.
** sto parlando dell'Italia, se non l'avete capito, ignoranti.
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11 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiamarla storia rosa e' riduttivo,questo e' Fumetto d'Autore

Anonimo ha detto...

forse favatano non sa, ma è strano, che quando è stato fatto notare che erano presenti degli errori, ossia pagine ripetute, ho detto ad Alastor di diramare un comunicato incui si diceva che il volume sarebbe stato ristampato e RIDISTRIBUITO, per far sostituire le copie fallate.
la cosa è avvenuta ai primi di dicembre, ossia un mesee mezzo fa. Il volume è stato ristampato, ed è stato ad alastor per SOSTITUIRE le copie fallate, ed ormai favatano dovrebbe avere ricevuto le copie sane. se non è successo contatti alastor e le copie gli verranno sostitute.

sul fatto che l'introduzione non piaccia non so che dire. a me piace, e dice cose di cui sono convinto. In Italia gli sceneggiatori delle nuove leve sono incapaci di scrivere normali storie d'amore, e vogliono solo scrivere storie "col messaggio". Inoltre non ho spoilerato niente. ho solo detto che finisce bene. e questo sarebbe uno spoiler?

per finire: se si parla di qualcosa, e soprattutto se si accusa qualcuno di scorrettezze per favore, cercate di dire le cose come stanno, visto che le cose stanno in modo DIVERSO da come Favatano le espone. Sicuramente perché non le sa. O devo pensare che invece Favatano sa come stiano le cose, e abbia deciso volutamente di dare una informazione flasa e mirata a denigrare l'editore?

Alessandro Bottero

HulkSpakk ha detto...

Buongiorno Alessandro,
grazie per scrivere sul mio blog. Anche io vorrei ogni tanto scrivere sul tuo sito ma purtroppo sono bannato da una vita (o comunque i miei post non passano mai).

Hai ragione, le copie mi arriveranno (ad ora non le ho). Questo non risponde però a nessuno degli interrogativi, ovvero: com'è che ci hai messo 40 e passa mesi per pubblicare il volume?
Com'è che hai mandato in distribuzione una tiratura fallata?

L'ultimo capoverso che hai scritto non l'ho capito, sincero. Anche perchè non ho accusato nessuno di scorrettezze di alcun tipo...

Anonimo ha detto...

ai primi di dicembre esce il problema dell'errore nella stampa sia di Tre giorni in Europa che in Geisha (così lo dico subito e non scrivi un post domani su Geisha).

io scrivo subito ad alastor dicendo di mandare una comunicazione alle fumetterie, assicurando che le copie fallate saranno ristampate e sostituite.

mando in stampa i prodotti il 10 dicembre.

ritiro i prodotti il 29 dicembre

mando in distribuzione le copie CORRETTE la prima settimana di gennaio

e tu il 14 gennaio scrivi un post dove parli di copie sbagliate e fallate, ignorando tutto quello che è successo (e che devi sapere per forza, visto che Alastor ti deve aver mandato la comunicazione), e io dovrei pensare che lo fai in buona fede?

quando parlo di disinformazione mi riferisco precisamente a questo.
dare ai tuoi lettori notizie incomplete e parziali, che mirano a denigrare il mio operato

come quando dicevi che io e giorgio messina eravamo stati denunciati da non si sa chi

vorrei poi fare notare che io quando sbaglio una stampa ristampo i prodotti. A spese mie. e dico al distributore di mandare le copie corrette per sostituire quelle sbagliate.
ma questo non mi viene riconosciuto. Dimmi chi altri lo fa. dimmi chi altri ristampa due prodotti.

sul resto sono cose interne alla casa editrice

Alessandro Bottero

Anonimo ha detto...

il messaggio su Geisha c'è già e fatto a tempo debito

http://www.blogger.com/comment.g?blogID=2623870021449320976&postID=6710092797471214657

le domande dei clienti come me però restano inevase

Gramin

Anonimo ha detto...

Il minimo che può fare come editore è ristampare e sostituire le copie sbagliate, e di questo noi lettori non siamo tenuti a renderle niente. E come se io sbaglio sul mio lavoro e dico al mio cliente:" mi scusi ho sbagliato, perché in quel momento stavo pensando ad altro, adesso per rimediare le costa tanto...", come minimo pero il cliente, se non mi cita per danni.
E comunque ai miei clienti non vado a sparlare del lavoro altrui, come da quanto ho capito succede nel suo editoriale.
Come lettore rimango comunque in attesa di risposte alle varie domande insolute, 40 mesi per pubblicare un volume sono tanti, crea un disservizio notevole da parte vostra.

Andrea Campilongo

saldaPress ha detto...

Cazzo se Bottero ha ragione da vendere!

Bottero 1, Favatano con articolo scorrettissimo ZERO.
(scorrettissimo perché parla di errori di stampa già segnalati dall'editore che ha già dichiarato che ha provveduto a sostituire i volumi fallati)

40 mesi per pubblicare un libro? Boh, per certi volumi noi ci abbiamo messo (e ci stiamo mettendo) pure di più ma, come dire, in questo mestiere può capitare e, credetemi (e se non mi credete fa lo stesso) un editore che ha pagato per acquistare i diritti di un libro poi non è che se lo tiene sotto il culo 3 anni e passa perché gli piace sedersi comodo.
Fare l'editore con i soldi propri è un mestiere che bisognerebbe provare a fare per capire tante cose (che, siamo chiari, un lettore è tenuto a non sapere ma, per la stessa regola, porta automaticamente a ignorarlo quando dalla cortese domanda passa alla critica col ditino puntato).

Detto questo, toh, concordo pure con la critica del Botman agli sceneggiatori italiani.

ps: ve lo meritate Naruto.

HulkSpakk ha detto...

Siamo in Italia, è normale per il popolino, che chi indica il vero è una persona scorretta, scorrettissima. Come è normale che chi fa l'editore e ci mette 3 anni a pubblicare una roba ordinata 3 anni prima possa provare a difendere chi ce ne ha messi "solo" due per fare un lavoro imbarazzante.
Sopravvierò, Ciccarelli.

saldaPress ha detto...

Non stavo difendendo il Botman (che mi pare si sia difeso bene da solo) ma dicevo solo che ti aveva dato un netto uno a zero, mostrandoti poi pure alla moviola tutta l'azione che aveva portato al goal.
Probabilmente l'ho fatto solo perchè, come il Botman, partecipo alla cospirazione del ritardo che acquista diritti in giro x il mondo solo x il gusto matto di non fa uscire mai quei libri.

HulkSpakk ha detto...

vedi ciccarelli, il punto non è del perchè o del percome. Il gioco della cospirazione e delle altre puttanate a cui ti piace giocare è un gioco a cui non sto partecipando. I miei sono fatti, concreti, e impossibile da negare (e infatti non li avete negati): gli albi sono usciti con due anni di ritardo; gli albi sono usciti fallati. Nello stesso albo però chi fa tutto questo (Bottero) getta merda sull'incapacità del lavoro degli altri. E' questo che è imbarazzante: un editore che smerda gli altri ancora sporco dalla propria merda. E poi un altro editore (Ciccarelli) che grida entusiasmato "GOOOOOOOOOOL!" senza aver capito che Bottero perde anche contro l'ascoli piceno.

tonno ha detto...

Premesso che per me ha ragione in toto il buon HulkSpakk, in ogni caso io ho comprato sia Tre giorni in Europa sia Geisha, perché anche se Bottero è insopportabile quando scrive le prefazioni (per non parlare del suo sito, al quale è ridicolmente impossibile registrarsi...), per lo meno come editore dimostra di avere un certo innegabile fiuto (Andi Watson è davvero bravo).

Il problema però è che anche la mia copia di Geisha è fallata (Tre giorni in Europa fortunatam no); dice: va' al negozio dove l'hai comprata e fattela cambiare.
Ecco, peccato che io abito a Padova e il negozio dove casualmente l'ho comprato è a Roma, dalle parti di non so più che fermata della metro! Non saprei manco tornarci, probabilmente, e comunque a Roma ci vado ogni 10 anni circa...
Quindi, mo' che faccio, me la piglio in vaso indebito? Eh, mi sa di sì...
E quindi: Bottero, se mi leggi, vai ben a caghèr, sii più umile e controlla meglio le copie staffetta :o)