Nei periodi difficili c'è sempre un uomo che si fa carico di responsabilità che fino a quel momento non gli sono appartenute, che decide liberamente di dedicare la propria vita e i propri sforzi in una direzione precisa, quella di salvare delle vite. Dopo la seconda guerra mondiale le persone che hanno dedicato la propria esistenza alla protezione del popolo ebraico, dilaniato dal genocidio nazista, sono stati definiti Giusti tra le Nazioni.
Giorgio Perlasca era un Giusto.
Personaggio storico realmente esistito, soggetto di fiction per la Rai, recentemente è stato portato a fumetti da ReNoir, su testi di Marco Sonseri e disegni di Ennio Bufi. La storia è raccontata in maniera scorrevole e mai pesante, buona sceneggiatura che pur dovendo racchiudere un lungo periodo storico in poche pagine, non viene appesantita dalla difficoltà di non poter analizzare approfonditamente alcuni aspetti rispetto ad altri. Bufi, il disegnatore, ha un tratto davvero interessente che ottimamente si sposa coi testi, rendendo l'opera soffice e pregna di sensazioni che, grazie uomini coraggiosi, non abbiamo mai vissuto. E i colori usati da Mirka Andolfo, sono davvero fantastici.
Perlasca ha salvato oltre cinquemila vite. Cinquemila. E non era pagato e non gli è stato chiesto di farlo, lo ha fatto e basta, perchè il nazismo fosse sconfitto, perchè ogni pedina, ogni tassello è importante per raggiungere lo scopo della libertà di tutti, e per sconfiggere l'ignoranza che ha portato al genocidio ebreo qualche anno fa.
(intervista a Giorgio Perlasca)
E poi penso a come cambiano le cose.
Giorgio Perlasca. Vite salvate 5000 Vite uccise: 0. Uomo comune.
Soldati italiani che vanno in guerra per soldi. Vite Salvate 0 Vite uccise: lasciamo stare. Eroi.
Comunque sia, Giorgio Perlasca Un Uomo Comune, della ReNoir, è un fumetto che va letto, perchè è importante ricordare e perchè è davvero fatto bene.
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