martedì 20 gennaio 2009

Essere diverso, oggi.


"Perchè due sgnacchere sono meglio di una." [Anonimo]
"Preferisco due donne perchè sono per l'uguaglianza dei sessi" [Anonimo]



Negli anni '80 era più facile essere diversi, discriminati.
Sapevi che eri negro e ti pestavano perchè eri negro.
Se puzzavi ti facevano gavettoni di piscio e segatura manco tifassi Bari.
Se la tua testa assomigliava a quella di un bambino preso a calci, ma avevi 30 anni, eri un handicappato.
Anche a scuola, se avevi gli occhiali eri o un cieco o un secchione, e se invece eri tozzo e brutto in viso, eri in maniera evidente un bullo, e insieme si faceva il corso della natura. Senza distinzione.
Se eri frocio, poi, sapevi come sarebbe andata: prima o poi qualcuno te l'avrebbe messa al culo e qualora i tuoi amici ti avessero scoperto, ti avrebbero coperto di insulti e cori.
Per non lasciarti nudo si intende.

Negli '80 se eri diverso eri diverso.
Era semplice.
Ok, magari era poco dignitoso (come se la dignità fosse capace di guarire l'omosessualità), ma almeno sapevi quale era il tuo posto. Sapevi dove stare.

Oggi è tutto diverso.
Oggi è costume chiamare ogni cosa con un nome diverso da quella cosa. In ogni contesto.
Anche in politica per esempio.
Una legge come quella proposta della lega sulla tassa di 50.00 euro agli immigrati che è per definizione una legge razziale in quanto fa della razza la discriminante, diventa una legge "a tutela degli immigrati".
Se il Presidente del Consiglio da dell"abbronzato" a Obama, presidente degli Stati Uniti, non è razzismo (che brutta parola), ma una "carineria".

Anni e anni di lotta al razzismo hanno dato il loro entusiasmante risultato: quello che ieri era un negro oggi è un nero.
Ohhh.
Stupitevi.

Con la sola sottrazione di una lettera -puf- spariscono le discriminazioni.
Oggi, se un africano di colore negro viene insultato per strada nemmeno capisce che ce l'hanno con lui.

- Ehi tu, sporco nero!
- ...
- Dico a te, sporco nero, fermati!
- ...
- Ehiii! Ehiiiiiiiiiiii!

Fantastico.

Oggi un "cieco" non è più "cieco". Forse ha riacquistato la vista, o forse è stato promosso a "non vedente". Forse "cieco" era troppo offensivo.
Meglio rendere chiara da subito la sua posizione, avranno pensato: non vede un cazzo.
A proposito di chiechi, volete vedere la differenza tra uno che non vede un cazzo in quanto non vedente e una che invece lo vede benissimo?

Eccola:

Questa non vede un cazzo:


Questa lo ha appena visto:






Il top però lo si raggiunge con l'intuizione degli anni '90.
Figlia del provocatorio detto "se non puoi sconfiggerli fatteli amici", qualche bontempone, resosi conto di non poter vincere contro la diversità, se l'è fatta amica e ha deciso di usarla per annullare la diversità stessa. L'unica cosa che è riuscito ad annullare però è stato il suo cervello.
Per farlo ha deciso che ogni persona, cosa e animale, che avesse delle differenze fisiche, psichiche e intellettuali, fosse indicato con l'appellativo prefisso di "diversamente".

Ah si? E da quando in qua "+ per +" fa "meno"?

Come diavolo gli è venuto in mente, dico io, di far integrare i diversi in una società di gente tra loro uguale, chiamandoli *per definizione* DIVERSI.
Ed è così che per non far sentire un mutilato diverso dagli altri, questi diventa all'unanimità "diversamente abile".

Ecco qui di seguito una foto di repertorio di un diversamente abile alla Maratona di New York:


Se ridete andrete all'inferno.
(chi ci crede ci va)


Ad ogni modo oggigiorno, con tutte queste riqualificazioni sono stati sconfitti un sacco di fenomeni di discriminazioni.
Non ci sono più negri.
Non ci sono più ciechi.
Non ci sono più zoppi.
E non ci sono più froci.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

e che te lo dico a fare!?!?!?!?!?

spanfio ha detto...

hahahhahahaahhahah