sabato 27 dicembre 2008

E' Natale non soffrire più.


Ecco qui un barbone.
Sta al freddo e al gelo perchè non ha una casa.
Se l'avesse non sarebbe un barbone d'altra parte.
E' Natale, cantiamogli una canzone, dai.
Una canzone che gli possa riscaldare il cuor.
Ho pensato che "Bianco Natale" è l'ideale.
Tutti insieme, eh, che c'ha freddo e soffre tanto e dobbiamo scaldarlo.


Quel lieve tuo candor, neve,
discende lieto nel mio cuor.
Nella notte santa il cuor esulta
d'amor, è Natale ancor.

E viene giù dal ciel lento,
un dolce canto ammaliator
che ti dice "Spera anche tu."
È Natale, non soffrire più.

Oh...oh oh oh oh

E viene giù dal ciel lento,
un dolce canto ammaliator
che ti dice "Spera anche tu."
È Natale, non soffrire più.


Chiaro il concetto.
Caro barbone,
tu che soffri tutto l'anno, stai lì al freddo a farti burla di tutte le nostre comodità, la casa calda, il letto, il riscaldamento autonomo, tu che non conosci pause, che stai lì a chiedere offerte agli angoli di strada come se fossero il tuo immenso appartamento. Tu che non leggerai mai queste righe perchè pensi che nell'internet ci giochi ancora Bergomi.
Tu che soffri tutto l'anno, almeno a Natale, non soffrire più.
Dai, non essere egoista.
Non rompere i coglioni.
Eccheccazzo.
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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto toccante, questo post mi ha fatto riflettere. Grazie.