Un tempo era L'Uomo Ragno ed era pubblicato da Star Comics. All'arrivo della Marvel Italia e poi in seguito, con Panini Comics, ha continuato il suo cammino editoriale, passando attraverso cicli narrativi qualitativamente oscillanti, toccando anche vette artistiche di un certo livello.
Con l'uscita del film di Spiderman, che nelle sale italiane ha sbancato i botteghini, le vendite della testata non decollano nonostante l'editore italiano non abbia fatto nulla di nulla perchè ciò accadesse. Niente promozione, niente marketing, niente semplicissima associazione film/fumetto, esattamente come qualunque altro editore non fa in occasioni simili. A tutt'oggi non si spiega il fenomeno delle vendite che non sono aumentate. Davvero non riesco a capire, guarda.
Ad ogni modo le piccole volpi di casa Panini decidono con una tempistica impressionante di cambiare il titolo della serie da L'Uomo Ragno a Spider-Man. Pizza valiò!
Era dai tempi in cui la Nutella si chiamava SuperCrema Giandujot che il cambio di nome non segnava la svolta nelle vendite, ma Lupoi non è Ferrero e quindi è ancora quel tempo.
A parte la qualità della scelta, il carpe diem è più o meno riassumibile così:

Hanno mancato completamente i tempi. Avevano un colpo in canna, in una pistola a salve e l'hanno data in mano a un uomo miope.
"L'Uomo Ragno" diventa "Spider-Man" non a cavallo del primo film, figata assoluta, nel 2004, quando ancora tutti erano innamorrapati da Mary Jane Watson
ma quando il film è bello che passato, così passato che hanno girato e trasmesso nel frattempo anche il seguito, Spiderman 2, anche questo tra i migliori due film della Marvel (il primo è SpiderMan 1).
Il tempo non era ancora maturo per cambiare il titolo, ancora c'era qualcuno che non sapeva che il film era tratto dal fumetto e nell'aria si respirava ancora arrapamento

Per cambiare nome alla testata, i grandi guru della Paninhouse Of MMLupoi, hanno aspettato quel coso terribile chiamato SpiderMan 3.
Spider-Man 3.
E il cattivo è Venom anzi no è L'Uomo Sabbia anzi no è Goblin, anzi no è Peter Parker stesso.
Secondo me il cattivo è il regista e spero che lo prendano un giorno.
Roba che Stan Lee prima avrebbe dovuto morire per aver dato il benestare al cagotto dell'anno e poi si sarebbe dovuto girare nella tomba. In seguito ai calci dei fans.
A quei tempi il quindicinale del ragnetto pubblicava storie veramente interessanti, quel Back in Black che prometteva un finale spiazzante. E per spiazzare certamente ha spiazzato il pubblico, e anche il passato del protagonista, cancellandolo, diventando quell'immensa accozzaglia di nulla eterno di One More Day. Che quando in una storia ci metti insieme Mefisto e una splash page ogni 3x2 è perchè davvero stai raschiando il fondo. Roba che nemmeno John Byrne è stato capace di fare.
Una. Vera. Merda.
Dato che questa saga è una totale vaccata, esattamente come il film Spider-Man 3, alla Panini Comics decidono che è giunto il momento e cambiano il nome della testata da L'Uomo Ragno a Spider-Man, come a dire "ehi se il film vi ha fatto cagare, usate pure questa carta per pulirvi il culo!".
Rotoloni Regina.
Il nome scelto insomma rievocava a ben ragione d'essere il contenuto dell'albo, creando un'associazione d'idee mai più onesta e infruttuosa.
Ma per farlo aspettano ancora qualche tempo, un annetto dall'uscita del film, giusto per perdere completamente di vista anche quei pazzi senza gusto a cui Spiderman 3 è piaciuto. Gente che si arrapa per questo probabilmente:

E' ovvio che le vendite del quindicinale non salgono nemmeno per niente, a salire in compenso sono le bestemmie a grappoli dei ragnofan che ragnofanculizzano la Panini e suggeriscono notevoli metodi d'uso dell'uomo sabbione.
All'epoca della trasformazione da L'Uomo Ragno a Spider-Man correva il numero 486, oggi a due passi dal numero 600 apprendiamo che Spider-Man, all'anagrafe Uomo Ragno, nato a Perugia nel Maggio del 1987, chiuderà nell'imminente inverno. Alla sua morte gli succederà una nuova serie mensile che ripartirà dal numero 1. Pare che questo restart durerà almeno fino al numero 2 della stessa collana, ma non è detto.
"L'Uomo Ragno" diventa "Spider-Man" non a cavallo del primo film, figata assoluta, nel 2004, quando ancora tutti erano innamorrapati da Mary Jane Watson
ma quando il film è bello che passato, così passato che hanno girato e trasmesso nel frattempo anche il seguito, Spiderman 2, anche questo tra i migliori due film della Marvel (il primo è SpiderMan 1).
Il tempo non era ancora maturo per cambiare il titolo, ancora c'era qualcuno che non sapeva che il film era tratto dal fumetto e nell'aria si respirava ancora arrapamento

Per cambiare nome alla testata, i grandi guru della Paninhouse Of MMLupoi, hanno aspettato quel coso terribile chiamato SpiderMan 3.
Spider-Man 3.
E il cattivo è Venom anzi no è L'Uomo Sabbia anzi no è Goblin, anzi no è Peter Parker stesso.
Secondo me il cattivo è il regista e spero che lo prendano un giorno.
Roba che Stan Lee prima avrebbe dovuto morire per aver dato il benestare al cagotto dell'anno e poi si sarebbe dovuto girare nella tomba. In seguito ai calci dei fans.
A quei tempi il quindicinale del ragnetto pubblicava storie veramente interessanti, quel Back in Black che prometteva un finale spiazzante. E per spiazzare certamente ha spiazzato il pubblico, e anche il passato del protagonista, cancellandolo, diventando quell'immensa accozzaglia di nulla eterno di One More Day. Che quando in una storia ci metti insieme Mefisto e una splash page ogni 3x2 è perchè davvero stai raschiando il fondo. Roba che nemmeno John Byrne è stato capace di fare.
Una. Vera. Merda.
Dato che questa saga è una totale vaccata, esattamente come il film Spider-Man 3, alla Panini Comics decidono che è giunto il momento e cambiano il nome della testata da L'Uomo Ragno a Spider-Man, come a dire "ehi se il film vi ha fatto cagare, usate pure questa carta per pulirvi il culo!".
Rotoloni Regina.
Il nome scelto insomma rievocava a ben ragione d'essere il contenuto dell'albo, creando un'associazione d'idee mai più onesta e infruttuosa.
Ma per farlo aspettano ancora qualche tempo, un annetto dall'uscita del film, giusto per perdere completamente di vista anche quei pazzi senza gusto a cui Spiderman 3 è piaciuto. Gente che si arrapa per questo probabilmente:

E' ovvio che le vendite del quindicinale non salgono nemmeno per niente, a salire in compenso sono le bestemmie a grappoli dei ragnofan che ragnofanculizzano la Panini e suggeriscono notevoli metodi d'uso dell'uomo sabbione.
All'epoca della trasformazione da L'Uomo Ragno a Spider-Man correva il numero 486, oggi a due passi dal numero 600 apprendiamo che Spider-Man, all'anagrafe Uomo Ragno, nato a Perugia nel Maggio del 1987, chiuderà nell'imminente inverno. Alla sua morte gli succederà una nuova serie mensile che ripartirà dal numero 1. Pare che questo restart durerà almeno fino al numero 2 della stessa collana, ma non è detto.